Canti e danze della Morte

Modèst Petròvič Músorgskij (21 marzo 1839 - 1881): Canti e danze della Morte (Песни и пляски Смерти, 1875-77) per voce e pianoforte su testi di Arsenij Arkad’evič Goleniščev-Kutuzov. Evgenij Nesterenko, basso; Vladimir Krajnev, pianoforte.

1. Ninna-nanna (Колыбельная, 1875)
Una madre culla il figlio malato, ma è la Morte che canta al piccolo una ninna-nanna facendolo addormentare per sempre.

2. Serenata (Серенада, 1875) [6:00]
Nel silenzio incantato della notte, una fanciulla malata si affaccia alla finestra della propria camera e ascolta: come un innamorato, la Morte canta per lei una serenata.

3. Trepak (Трепак, 1875) [10:29]
Smarritosi nella foresta durante una tempesta di neve, un contadino ubriaco si trova a tu per tu con la Morte, che danza con lui un trepak e poi, evocando una visione di serena pace estiva, lo induce a chiudere gli occhi nel sonno eterno.

4. Il condottiero (Полководец, 1877) [15:07]
Dopo una sanguinosa battaglia durata un’intera giornata, un generale a cavallo passa in rassegna gli sconfitti: il cavaliere è la Morte, i vinti sono tutti i soldati uccisi, e la musica è una marcia che suona ironica e sprezzante nei confronti di chi mai più potrà tornare in vita.

Qui uno studio interessante, in inglese, su questo capolavoro del grande musicista russo.


Musorgskij

11 pensieri riguardo “Canti e danze della Morte

  1. Devo dire che Musorgskij mi piace e ho sempre molto apprezzato “Quadri di un’esposizione” di cui facevo ascoltare a mia figlia la parte dedicata a Baba Yaga , mentre le raccontavo la storia e pure “il balletto dei pulcini” e se non ricordo male vi era anche una parte dedicata alla morte o meglio alle catacombe. Una ottima scelta

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    1. Esatto! Come certamente saprai, si tratta di quadri realizzati da un suo carissimo amico, defunto anzitempo: Musorgskij li “ridipinge” musicalmente attraverso una fantastica galleria, descrivendo altresì la “passeggiata” (Promenade) con cui si sposta da un quadro all’altro. La Promenade è una serie di variazioni, sempre diverse e sempre geniali. Contemplando il dipinto intitolato Catacumbae (sepulcrum romanum) il musicista incontra il fantasma dell’amico e i due brevemente conferiscono fra loro cum mortuis in lingua mortua (titolo dell’ennesima meravigliosa variazione sul tema della Promenade) 🙂

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