12 pensieri riguardo “Guerra e pace

  1. Grazie Claudio, il video è veramente interessante. Credo, anche se non ho esposto il mio pensiero in modo altrettanto articolato, che ciò che ho scritto sia molto vicino a quanto è stato detto in quel video, perché, indipendentemente da ogni discorso politico, tutta la faccenda che sta accadendo va guardata con la logica del buon senso e dell’etica. A proposito, ho anche letto un articolo dello storico Cardini, il quale (essendo da sempre un antiamericano) fa una cruda analisi sui motivi di Biden riguardo a questa guerra, ma si è dimenticato di analizzare i motivi di Putin.

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      1. Sarebbe utile che uno storico fosse solo uno storico, ossia riferisse i fatti per ciò che sono, come dovrebbero fare anche i giornalisti. Purtroppo ognuno ci mette del suo, dando valore solo ai fatti che confermano il proprio sentire, a scapito della verità. Ogni fatto va osservato da tutti i lati che può presentare, ma credo sia difficile rimanere obiettivi e indipendenti. Sinceramente a me piace molto Alessandro Barbero, lo trovo molto più affidabile di altri “storici”. Mi è sempre piaciuto anche Georges Duby. Naturalmente è più facile raccontare la storia antica che non quella attuale, poiché si tratta di analizzare solo i documenti archiviati, mentre quella attuale è infarcita di opinioni, spesso sfalsate appositamente da chi ha tutto l’interesse a farlo.

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        1. Avevo conosciuto Barbero da studente: come me seguiva il corso di storia medievale del prof. Tabacco. Una volta durante una lezione mi capitò di fare una domanda al professore, mi pare a proposito delle Eigenkirchen; la spiegazione e le mie ulteriori richieste richiesero un po’ più tempo del previsto, sicché Barbero a un certo punto disse che secondo lui la questione aveva pochissima rilevanza e chiese al prof di passare avanti. Ciononostante sono sempre stato un fervido sostenitore di Barbero 🙂

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          1. Mi piace molto la storia medievale e ho diversi testi che ne parlano. Di Barbero non ho nulla ma lo seguo su Rai Storia. Chissà, forse Barbero aveva già accantonato la questione delle Eigenkirchen perché conosceva a fondo tutto il fenomeno, oppure non gli interessava per nulla. Il professore avrebbe potuto zittirlo e rispondere alle tue domande. A scuola io ero innamorata della storia e cercavo di approfondire ogni argomento, ma me li cercavo da me sui libri su cui potevo mettere le mani, perché le mie insegnanti (fino ai sedici anni) erano suore e palesemente poco obiettive.

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          2. Ho sempre amato moltissimo la storia, la maggior parte dei miei libri (esclusi quelli di musica) sono testi di storia. Oltre a Barbero mi piacciono molto Eva Cantarella e Luciano Canfora, e fra i non italiani i medievisti Duby, che hai citato prima, e Jacques Le Goff.

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          3. A me piacciono molto anche i gialli e i romanzi storici, se sono scritti da autori “bene informati”, perché mi danno spunti di ricerca e di confronto con la storia vera. Così ho messo a confronto Mika Waltari e Bruno Tacconi con la storia antica, e poi Drouon, Michener, Noudin, Tuchman, Bagnasco, Bellonci, Yourcenar e tanti altri che sono nella mia collezione. Il romanzo storico, a volte il giallo medievale come in Ellis Peters, mi “obbligano” a cercare poi nei libri di storia, magari un po’ più noiosi, per confrontare quel poco di storia che il romanzo contiene e approfondire usi, costumi, date, personaggi. Per esempio, “La verità perduta” di Bruno Tacconi è presa da “Sinuhe l’egiziano” di Mika Waltari, e Tacconi ha comunque meglio approfondito tutto ciò che riguardava la “medicina” dell’antico Egitto, inoltre anche il contesto storico è meglio approfondito e più articolato. The Source, di Michener, che affronta vari periodi storici, va letta in lingua originale perché nella traduzione italiana che ho io mancano tutti i pezzi che riguardano lo scambio di idee fra i vari archeologi e anche fra i giovani e gli archeologi che affrontano dibattiti filosofici e teologici. Io non ho potuto fare studi accademici, la mia famiglia non se lo poteva permettere, dopo il diploma ho iniziato subito a lavorare, ma ho sempre letto di tutto, prima nelle biblioteche e poi acquistando anche, soprattutto, nell’usato, per potere avere le opere di autori che mi piacevano. Ora, da vecchia, sto rileggendo libri che ho letto molti anni fa e cerco sempre, quando possibile, di leggerli in lingua originale e in ordine cronologico.
            Buon inizio settimana Claudio e sempre grazie per la “tua” musica.

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          4. A proposito, sto leggendo in lingua originale un saggio di una storica francese, Anne Le Cam, su Carlo il Temerario: il “gran duca d’Occidente” è un personaggio che mi affascina per vari motivi.
            Buona settimana anche a te, e grazie per la partecipazione e per i commenti sempre interessanti.

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    1. Ingenuo, infatti. Gli ho scritto che non riesco a essere ottimista come lui. Non per niente ho letto la Storia del mondo in epitome (a uso delle scuole elementari di Marte) di Bertrand Russell, che consiste in un’unica frase: «Dal giorno che Adamo ed Eva mangiarono la mela, l’uomo non si è mai astenuto da ogni follia di cui fosse capace» (segue foto di un “fungo” atomico).

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