Fryderyk Chopin (1810 - 1849): Mazurca in fa diesis minore op. 59 n. 3 (1844). Arthur Rubinstein, pianoforte.
Il tema iniziale ha carattere schiettamente popolare; anche il secondo episodio, in modo maggiore, è una danza piena di brio. Nella ripresa della sezione iniziale, il primo tema viene esposto attraverso un sottile gioco contrappuntistico; la composizione si conclude, inaspettatamente, in modo maggiore. Di questo brano si conosce anche un’altra versione, lievemente diversa.

Aleksander Michałowski (17 maggio 1851 - 1938): Mazurca n. 1 in fa diesis minore op. 5 (c1870-80). Robert Marat, pianoforte.

Buongiorno. io non capirò nulla ma Rubinstein ha un tocco speciale. Non amo Chopin ma rende gradita anche una mazurka.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Concordo con te. Ho avuto la fortuna di assistere a uno degli ultimi concerti di Rubinstein — forse l’ultimo in Italia, al Conservatorio di Torino, con pubblico straripante; molti, compreso me, seduti sul palco, intorno al pianoforte. Ogni tanto durante il concerto si voltava a guardarci e sorrideva, e quel sorriso rivelava una profonda empatia.
(Ma forse mi sbaglio, quel sorriso rivelava la soddisfazione che provava pensando a quanto avrebbe incassato quella serata. No no, sto scherzando!)
Sai una cosa? Nemmeno io amo molto Chopin. Ma questo resti fra noi 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao!! Buona giornata ( scusami uso spesso il Lei, anche con chi sento spesso e c’è un rapporto di stima).
"Mi piace"Piace a 1 persona
Buona giornata a te. Vivi serena senza farti troppi problemi — non di questo genere, almeno 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che fortuna averlo potuto ascoltare!
E quel sorriso!
Ahhhhhh!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Era un tipo incredibilmente simpatico. Durante la cena dopo il concerto chiacchierò amabilmente sugli argomenti più disparati e a un certo punto si mise pure a cantare imitando… John Lennon 😀
"Mi piace""Mi piace"
😳🙃🙃🙃
"Mi piace"Piace a 1 persona