Quello che so di lei

 
Grégoire Hetzel (20 giugno 1972): Sage femme, colonna sonora del film omonimo (Quello che so di lei, 2017) di Martin Provost.

  1. Claire
  2. Le jardin [3:24]
  3. Béatrice [6:08]
  4. Quentin ou l’héritage [9:13]
  5. Diaporama [12:50]
  6. Sage femme [16:46]

19 pensieri riguardo “Quello che so di lei

      1. Si anch’io me lo ricordo. E poi, in generale, a me piacciono molto i film francesi.
        Questo sito: https://cb01.cards è ottimo. Ci sono molte imitazioni e molto spesso lo bloccavano così cambia dopo il punto ( cb01. Hosting, cb01. Good, etc) adesso è .cards
        Magari lo conoscevi già. Ha anche i film suddivisi per paese, genere, anno, etc.
        Con disquis io ho…No non lo scrivo qui sopra ho avuto problemi, anni fa, sia qui che da altre parti con il mio nome e cognome. Passavano dati..una storia lunga. Con tutti i miliardi di persone che ci sono devono scegliere il mio sito, etc? 😶‍🌫️

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        1. 🙂
          In famiglia siamo tutti appassionati di cinema. Il mio primogenito è abbonato o iscritto a praticamente tutto, ragion per cui se ho bisogno di qualche cosa pensa lui a procurarmela.
          Adoro il cinema francese, Truffaut in particolare. I quattrocento colpi, Jules et Jim, La sposa in nero e così via: non so quante volte li ho visti. E poi Ozon, Gondry, Leconte, Tavernier, Deville, Granier-Deferre, Rohmer, Godard, Chabrol, Oury, Bresson, Rivette, Clouzot… E come dimenticare Jean Vigo? E allora Méliès? Eh, be’: il cinema l’hanno inventato loro 🙂

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          1. Tavernier l’ho citato, Renoir confesso che non mi sono accorto di averlo omesso.
            A proposito di Renoir, mi piacerebbe sapere se hai visto Il testamento del mostro e, se sì, che cosa ne pensi. Sono convinto che quel film sia pervaso da una vena umoristica, a tratti sardonica, ma tutte le volte che ho tentato di condividere questa idea con altri appassionati me ne sono sentite dire di tutti i colori 😀

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          2. Mi trovi perfettamente d’accordo con te; il personaggio di Opale esprime tutti gli aspetti grotteschi, ironici, sarcastici e giocosi della vita. Con Monsieur Opale Renoir si è proprio divertito, forse a dimostrazione che la parte inconscia di noi non contiene solo lati oscuri, distruttivi e sadici. Opale vede cose che la nostra ragione non vede.
            (scusa per il ritardo della risposta).

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    1. Vero, benché a tratti echeggi altri autori di colonne sonore che oggi vanno per la maggiore, come per esempio Max Richter.
      Però, come dici tu, è davvero piacevole 🙂

      Oggi qui siamo a rischio temporali: per evitare che qualche scarica colpisca dove non deve, scollego momentaneamente gli hard disk. Chiedo scusa per l’inconveniente.

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commenti