John Cage (1912 - 1992) e Lejaren A. Hiller jr (1924 - 1994): HPSCHD per un numero variabile da 1 a 7 di clavicembali rinforzati elettronicamente, suoni elettronici generati da computer e registrati su un numero variabile da 1 a 51 di nastri magnetici, e un numero variabile da 2 a 58 di altoparlanti (1967-69).
Il titolo è un’abbreviazione di harpsichord (termine inglese per clavicembalo) e si pronuncia leggendo le singole lettere all’inglese. La composizione utilizza parte di un precedente lavoro di Cage (Winter Music per 1-20 pianoforti, 1957) nonché brani di Ludwig van Beethoven, Ferruccio Busoni, Fryderyk Chopin, Louis Moreau Gottschalk, Wolfgang Amadeus Mozart e Robert Schumann. Alla 1a esecuzione (16 maggio 1969) le 7 parti per clavicembalo furono eseguite da William Brooks, Neely Bruce, Philip Corner, Ronald Peters, Yūji Takahashi, David Tudor e Antoinette Vischer.
Mi spiace, ma ho dovuto desistere; ho qualche problema con i rumori sgradevoli, specie se elettronici. Qui Cage si sarà pure divertito, ma il divertimento non è arrivato fino a me; son costernata. 🙂
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Niente di grave, la musica può anche non piacere 🙂
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beh… anche io… passo.
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Un po’ strano 🤔🤔🤔
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Lo si può anche definire così 🙂
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Un mio conoscente direttore d’orchestra inorridirebbe a sentirmi esprimere in questo modo, ma io non sono assolutamente una conoscitrice di musica classica per cui non posso fare commenti dotti ma mi limito a dire quello che mi provoca
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Ed è giusto così.
Buona serata, Luisa 🙂
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Buona serata, Claudio 🌹❤️🌹
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