Perotino il Grande (magister Perotinus Magnus ovvero Pérotin, c1160 - c1230): Beata viscera, conductus monodico; testo probabilmente di Philippe le Chancelier. Ensemble Tonus Peregrinus.
Testo completo (nell’interpretazione dell’ensemble Tonus Peregrinus sono omesse le strofe 2, 3 e 5) e traduzione:
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1. Beata viscera Marie virginis cuius ad ubera rex magni nominis, veste sub altera vim celans numinis, dictavit federa Dei et hominis.
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Beato il grembo della vergine Maria, al cui seno un re di nome illustre, celando sotto altra veste la propria divina natura, stabilì l’alleanza di Dio con l’uomo.
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2. Populus gentium sedens in tenebris surgit ad gaudium partus tam celebris: Iudea tedium fovet in latebris, cor gerens conscium delicet funebris.
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Il popolo delle nazioni, che sedeva nelle tenebre, si alza in piedi per la gioia di un parto tanto illustre: la Giudea cova il disgusto di nascosto, avendo nel cuore la consapevolezza di una colpa funesta.
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3. Fermenti pessimi qui fecem hauserant, ad panis azimi promisa properant: sunt Deo proximi qui longe steterant, et hi novissimi qui primi fuerant.
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Chi aveva inghiottito il fondo di un lievito pessimo si affretta alle promesse del pane azzimo: sono più vicini a Dio coloro che erano stati lontani, e ultimi quelli che erano stati i primi.
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4. Partum quem destruis, Iudea misera! De quo nos arguis, quem docet littera; si nova respuis, crede vel vetera, in hoc quem astruis Christum considera.
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Quale parto distruggi, infelice Giudea! Ci accusi di quanto la lettera insegna; se rifiuti i fatti nuovi, credi almeno a quelli vecchi, in ciò che aggiungi riconosci il Cristo.
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5. Te semper implicas errore patrio; dum viam indicas errans in invio: in his que predicas, sternis in medio bases propheticas sub evangelio.
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Ancora ti avviluppi nell’errore dei tuoi padri, mentre indichi la strada vagando in luoghi impraticabili: in ciò che proclami dissemini nel mezzo basi profetiche sotto il vangelo.
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6. Legis mosayce clausa misteria; nux virge mystice nature nescia; aqua de silice, columpna previa, prolis dominice signa sunt propera.
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Della legge mosaica chiusi i misteri; il frutto della mistica verga ignoto alla natura; acqua dalla roccia, colonna che precede, della prole del Signore sono segni impetuosi.
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7. Solem, quem libere, dum purus oritur in aura cernere visus non patitur, cernat a latere dum repercutitur, alvus puerpere, qua totus clauditur.
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Il sole che liberamente, mentre nitido sorge nell’aria, guardare non è possibile, lo si osservi di lato mentre si riflette, grembo della madre in cui tutto è racchiuso.
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Superb!
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