Très rapide – Lent

Jean Barraqué (1928 - 17 agosto 1973): Sonata per pianoforte (1950-52). Roger Woodward (registrazione del 1972 realizzata in presenza dell’autore).
La Sonata di Barraqué, unanimemente considerata un capolavoro del serialismo, si evolve in un unico movimento, suddiviso in due sezioni: la seconda, Lent, ha inizio a 19:16.

Barraqué, Sonata

10 pensieri riguardo “Très rapide – Lent

  1. Ascoltata quasi tutta, tuttavia questo genere musicale non lo capisco, non mi attrae; ho l’impressione di sentire suoni , sì gradevoli, ma frammentati, secondo me, non legati in un discorso compiuto.

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    1. Se non riesci ad ascoltarla è un conto, un altro è se non vuoi 🙂
      Non è che all’inizio avessi meno problemi — non proprio una chiusura totale ma quasi. Poi ho incominciato a chiedermi come si fosse arrivati al punto di stravolgere tutto quello che si usava fare fino a poco tempo prima, quali i motivi e quali gli impulsi di quella che mi sembrava una rivoluzione ex abrupto (e invece, scoprii, ci si era arrivati per gradi); qualche buona lettura mi tornò più che utile.
      Ammetto che seguire la Sonata di Barraqué è difficile, ma in fondo non è molto più arduo che seguire, per esempio, la Nona Sinfonia di Mahler o la Settima di Sibelius (per citare due composizioni che nel complesso mi coinvolgono meno di quelle di Barraqué).
      Fra gli autori nati negli ultimi cento anni non ce n’è nessuno che sia di tuo gradimento?

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      1. Mi viene in mente Vasks, ma temo che gli altri che potrei nominare sono quasi tutti a cavallo dei due secoli. La musica mi deve emozionare, per prima cosa, poi cerco di capire le trame, le tessiture, le interazioni tra strumenti e e gli impasti vocali; mi affascina la polifonia, il contrappunto; amo Bach e la sua musica, vocale e strumentale. Questa musica moderna/contemporanea, salvo qualche rara eccezione, non mi emoziona.

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