Samuel Barber (9 marzo 1910 - 1981): Quartetto per archi op. 11 (1936). Auner Quartett: Daniel Auner e Barbara de Menezes Galante Auner, violini; Nikita Gerkusov, viola; Konstantin Zelenin, violoncello.
- Molto allegro e appassionato
- Molto adagio [8:35]
- Molto allegro come prima – Presto [16:04]
Molto bello. Grazie
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Grazie a te del commento, ciao!
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un neoromantico apre gli ascolti di questo sabato dai diversi toni di grigio… Buondì 🙂
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L’Adagio è diventato famosissimo in un adattamento per orchestra d’archi, credo sia la composizione più nota di Barber.
Buona giornata 🙂
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c’è molto sentimento in quella composizione, è trascinante…ciao 🙂
anche oggi Puck con le galoche 😉
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Siamo riusciti a fare un giretto nel momento di pausa fra un acquazzone e l’altro 🙂
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ecco appunto 🙂 ho l’impressione che in questi giorni si dia dei provvidenziali scrolloni quando rincasa 🙂
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Ciao Claudio, confermo le tue credenze🙂. L’Adagio è proprio la composizione più nota di Barber, specialmente da quando la versione orchestrale è stata eseguita per la prima volta nel 1938 dalla NBC Symphony Orchestra diretta da Arturo Toscanini, il quale ha portato successivamente il pezzo durante le sue tournée in Europa e in Sudamerica. Da quel momento in avanti, Barber è diventato famoso a livello mondiale e, nel 1968, ha deciso di trascrivere il pezzo per un coro a otto voci, abbinandogli il testo dell’Agnus Dei.
Negli anni, la fama del pezzo è stata consacrata dal fatto che è stato eseguito durante i funerali di personalità eminenti, come Albert Einstein, John Fitzgerald Kennedy, Grace Kelly e Ranieri III, Principe di Monaco. Contrariamente alla credenza popolare, il pezzo non è stato suonato ai funerali del presidente americano Franklin Delano Roosevelt, ma fu soltanto diffuso radiofonicamente all’annuncio della sua morte. Tra l’altro, il brano è stato utilizzato nei film “The Elephant Man” (1980) di David Lynch e “L’olio di Lorenzo” (1992) di George Miller, nonché in alcuni episodi de “I Simpson” e in uno di “American Dad!”. Per finire, anche il musicista Paul McCartney registrò un frammento della sua “Let It Be” basandosi sulla melodia dell’Adagio🙂
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Grazie per i commenti di oggi, Pierfrancesco. In effetti c’è un’altra composizione molto nota di Samuel Barber, il Capricorn Concerto per flauto, oboe, tromba e archi op. 21, il cui titolo non fa riferimento all’astrologia bensì alla casa di Mount Kisco (New York) che Barber aveva acquistato insieme con Gian Carlo Menotti. Di questo brano avevo proposto l’ascolto giusto un anno fa:
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Grazie della segnalazione, l’ho recuperato e devo dire che mi è piaciuto molto! Ascoltandolo, mi è sembrato di ritrovarmi davanti a una qualche composizione di Stravinskij 😃😄
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I’ve only ever heard the Adagio, so many times & it still soars & sings. I think the last time I heard it was listening to The Last Night of the Proms (2021) on the 20th anniversary of the 9/11 attacks!
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Beautiful! 🙏🏻
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