Molto bella, l’ho ascoltata dal cellulare per motivi logistici ma appena sarò alle cuffie del pc la riascolteró come merita. Buondì Claudio, spero per te è Puck tutto bene
A beautiful piece, full of emotion, energy. Besides the music, I also love the tone of this instrument; it has a heart. (Is there a musical term for the rather liquid ‘antique’ sound?)
Hi Ashley. Actually, no, there is no specific term for the timbre of an old piano. It is true, however, that a good piano tuner is able to give an instrument an “antique” sound by slightly modifying the intonation of the strings, in order to influence the quantity and quality of the overtones.
A little news: my son will be in Galway, probably not so far from where you live, next Tuesday to board the Celtic Explorer, and the following day he will set sail on a three-week oceanographic cruise in the North Sea.
Many thanks, Claudio. Galway on the west coast of RoI faces into the Atlantic Ocean. That would be a 4 hour drive from here NI. Your son will then sail either south around Ireland & Southern England through the English Channel to the North Sea or sail north up around the Scottish western Isles & then down into the North Sea. Either way, quite an adventure & what a great experience for him. If he doesn’t have his Sea legs already, he will have them by the end of the trip. I’m envious. Growing up I wanted to join the RN but my eyes let me down (not sure it’s such a big problem these days with all the technology on board.
Oh, here it is — I didn’t know (or else I forgot) that you live in Ulster.
The Celtic Explorer will take my son north, to the coast of Iceland. He has never done such a challenge before: he had to follow theoretical and practical training and take an exam before leaving. The purpose of the trip is to collect geological finds; my son has specialized in the study of carbonates and igneous rocks, his field of investigation is precisely the Central Atlantic Magmatic Province (CAMP), so called by Andrea Marzoli, who was my son’s supervisor at the University of Padua.
Sure! He has already published a lot and is becoming famous in his own field. On Celtic Explorer he will be assigned a single cabin on the captain’s deck 😀
Buongiorno, caro Claudio, grazie per aver condiviso questa splendida romanza… senza parole, è stato davvero piacevole ascoltarla 😊
Figura minore della musica romantica francese, David svolse un ruolo fondamentale nell’influenzare le successive generazioni di compositori francesi, spianando la strada al gusto esotico orientale, il quale diventerà una costante della musica romantica francese.
Iniziò giovanissimo gli studi musicali sotto la guida del padre Charles-Nicolas, violinista dilettante ma, un anno dopo la morte di questi, uno stato di forte indigenza lo costrinse a lavorare come corista nel coro della cattedrale di Saint-Saveur ad Aix-en-Provence, smettendo di dipendere dalla sorella che lo aveva mantenuto dopo la morte dei genitori.
All’età di tredici anni, cominciò a comporre e, tra i suoi primi pezzi, si ricordano un quartetto d’archi e un concerto per violino. Abbandonati gli studi, svolse una breve esperienza lavorativa come avvocato, dopodiché iniziò a lavorare come direttore d’orchestra al teatro di Aix-en-Provence.
Ben presto, si accorse delle sue lacune musicali e, grazie alla mediazione di Cherubini (al quale aveva sottoposto i suoi primi lavori), fu ammesso alla classe di armonia di Édouard Millault al Conservatorio di Parigi. Studiò anche privatamente con Robert Henri (armonia), François-Joseph Fétis (contrappunto e composizione) e François Benoist (organo).
Più tardi, imparò anche a suonare il pianoforte, non senza difficoltà, come ebbe modo di testimoniare: “Il pianoforte è uno strumento diabolico che mi ha fatto infuriare molte volte, ma le difficoltà cominciano ad attenuarsi e tra un anno potrò definirmi un buon pianista, non di provincia, ma di Parigi: perché c’è una grande differenza”.
Nel dicembre 1831, termina i suoi studi al Conservatorio, senza aver vinto un premio. Incoraggiato dal pittore Paul Justus, si converte alle dottrine saint-simoniane, diventando presto un devoto della rue Monsigny e poi dell’abbazia di Ménilmontant. È un periodo di felice ispirazione per David ma, a causa dei controlli dell’autorità giudiziaria che portarono alla chiusura dell’abbazia, il compositore fu costretto ad andarsene.
Fu così che decise di unirsi a un gruppo di confratelli in viaggio verso il Vicino Oriente e visitò le città di Smirne, Gerusalemme, Alessandria e Il Cairo, portando con sé un gusto marcato per le immagini esotiche, il quale confluirà nelle sue Mélodies orientales (1833), pubblicata al suo ritorno a Parigi.
La raccolta non ricevette l’attenzione dovuta, a causa dell’attentato Fieschi e delle leggi di settembre, ma il compositore non si arrese e continuò a comporre, scrivendo vari pezzi strumentali, tra i quali due sinfonie, una in Fa e l’altra in Mi. Si ricordano anche alcune romanze di successo, come Le Pirate, L’Egyptienne, Le Bédouin, Le Jour des Morts, L’Ange rebelle e Les Hirondelles.
La sua opera più famosa, tuttavia, rimane l’ode-sinfonia Le Désert, eseguita al Conservatorio nel Théâtre-Italien l’8 dicembre 1844. Il compositore la scrisse sotto la vivida impressione naturalistica osservata in Egitto. L’opera ricevette numerosi apprezzamenti, fra i quali quelli di Berlioz che ne scrisse nel Journal des Débats, descrivendola come un riflesso della sua ricerca estetica.
Molto bella, l’ho ascoltata dal cellulare per motivi logistici ma appena sarò alle cuffie del pc la riascolteró come merita. Buondì Claudio, spero per te è Puck tutto bene
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Buon giorno, Daniela. Si procede nonostante tutto 🙂
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Excellent interpretation, beautiful!!
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I agree 🙂
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A beautiful piece, full of emotion, energy. Besides the music, I also love the tone of this instrument; it has a heart. (Is there a musical term for the rather liquid ‘antique’ sound?)
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Hi Ashley. Actually, no, there is no specific term for the timbre of an old piano. It is true, however, that a good piano tuner is able to give an instrument an “antique” sound by slightly modifying the intonation of the strings, in order to influence the quantity and quality of the overtones.
A little news: my son will be in Galway, probably not so far from where you live, next Tuesday to board the Celtic Explorer, and the following day he will set sail on a three-week oceanographic cruise in the North Sea.
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Many thanks, Claudio. Galway on the west coast of RoI faces into the Atlantic Ocean. That would be a 4 hour drive from here NI. Your son will then sail either south around Ireland & Southern England through the English Channel to the North Sea or sail north up around the Scottish western Isles & then down into the North Sea. Either way, quite an adventure & what a great experience for him. If he doesn’t have his Sea legs already, he will have them by the end of the trip. I’m envious. Growing up I wanted to join the RN but my eyes let me down (not sure it’s such a big problem these days with all the technology on board.
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Oh, here it is — I didn’t know (or else I forgot) that you live in Ulster.
The Celtic Explorer will take my son north, to the coast of Iceland. He has never done such a challenge before: he had to follow theoretical and practical training and take an exam before leaving. The purpose of the trip is to collect geological finds; my son has specialized in the study of carbonates and igneous rocks, his field of investigation is precisely the Central Atlantic Magmatic Province (CAMP), so called by Andrea Marzoli, who was my son’s supervisor at the University of Padua.
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Amazing! You must be immensely proud of him!🙏
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Sure! He has already published a lot and is becoming famous in his own field. On Celtic Explorer he will be assigned a single cabin on the captain’s deck 😀
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According to the RVs link it is currently half way between Ireland & Greenland.
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That’s right: it will dock in Galway in a few days.
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Buongiorno, caro Claudio, grazie per aver condiviso questa splendida romanza… senza parole, è stato davvero piacevole ascoltarla 😊
Figura minore della musica romantica francese, David svolse un ruolo fondamentale nell’influenzare le successive generazioni di compositori francesi, spianando la strada al gusto esotico orientale, il quale diventerà una costante della musica romantica francese.
Iniziò giovanissimo gli studi musicali sotto la guida del padre Charles-Nicolas, violinista dilettante ma, un anno dopo la morte di questi, uno stato di forte indigenza lo costrinse a lavorare come corista nel coro della cattedrale di Saint-Saveur ad Aix-en-Provence, smettendo di dipendere dalla sorella che lo aveva mantenuto dopo la morte dei genitori.
All’età di tredici anni, cominciò a comporre e, tra i suoi primi pezzi, si ricordano un quartetto d’archi e un concerto per violino. Abbandonati gli studi, svolse una breve esperienza lavorativa come avvocato, dopodiché iniziò a lavorare come direttore d’orchestra al teatro di Aix-en-Provence.
Ben presto, si accorse delle sue lacune musicali e, grazie alla mediazione di Cherubini (al quale aveva sottoposto i suoi primi lavori), fu ammesso alla classe di armonia di Édouard Millault al Conservatorio di Parigi. Studiò anche privatamente con Robert Henri (armonia), François-Joseph Fétis (contrappunto e composizione) e François Benoist (organo).
Più tardi, imparò anche a suonare il pianoforte, non senza difficoltà, come ebbe modo di testimoniare: “Il pianoforte è uno strumento diabolico che mi ha fatto infuriare molte volte, ma le difficoltà cominciano ad attenuarsi e tra un anno potrò definirmi un buon pianista, non di provincia, ma di Parigi: perché c’è una grande differenza”.
Nel dicembre 1831, termina i suoi studi al Conservatorio, senza aver vinto un premio. Incoraggiato dal pittore Paul Justus, si converte alle dottrine saint-simoniane, diventando presto un devoto della rue Monsigny e poi dell’abbazia di Ménilmontant. È un periodo di felice ispirazione per David ma, a causa dei controlli dell’autorità giudiziaria che portarono alla chiusura dell’abbazia, il compositore fu costretto ad andarsene.
Fu così che decise di unirsi a un gruppo di confratelli in viaggio verso il Vicino Oriente e visitò le città di Smirne, Gerusalemme, Alessandria e Il Cairo, portando con sé un gusto marcato per le immagini esotiche, il quale confluirà nelle sue Mélodies orientales (1833), pubblicata al suo ritorno a Parigi.
La raccolta non ricevette l’attenzione dovuta, a causa dell’attentato Fieschi e delle leggi di settembre, ma il compositore non si arrese e continuò a comporre, scrivendo vari pezzi strumentali, tra i quali due sinfonie, una in Fa e l’altra in Mi. Si ricordano anche alcune romanze di successo, come Le Pirate, L’Egyptienne, Le Bédouin, Le Jour des Morts, L’Ange rebelle e Les Hirondelles.
La sua opera più famosa, tuttavia, rimane l’ode-sinfonia Le Désert, eseguita al Conservatorio nel Théâtre-Italien l’8 dicembre 1844. Il compositore la scrisse sotto la vivida impressione naturalistica osservata in Egitto. L’opera ricevette numerosi apprezzamenti, fra i quali quelli di Berlioz che ne scrisse nel Journal des Débats, descrivendola come un riflesso della sua ricerca estetica.
Buon proseguimento di giornata e a domani!
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Molto bene, Pierfrancesco. Se non conosci già Le Désert puoi ascoltarlo qui:
Buona serata e a domani 🙂
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Lo conoscevo già, avendo avuto occasione di ascoltarlo quando ho scritto l’articolo su David nel mio blog. Grazie comunque per la segnalazione 🙂
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Spero che la descrizione della composizione nel mio articolo possa suscitare il tuo interesse 🙂
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Certamente 🙂
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molto bella, Grazie Claudio.
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Grazie a te, Anonimo 🙂
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