Pietro Morandi (1745 - 8 dicembre 1815): Sonata in do maggiore per organo «ad imitazione del flauto». Alessandro Casari all’organo Serassi (1773) del Santuario della Madonna della neve in Iseo (Brescia).

Pietro Morandi (1745 - 8 dicembre 1815): Sonata in do maggiore per organo «ad imitazione del flauto». Alessandro Casari all’organo Serassi (1773) del Santuario della Madonna della neve in Iseo (Brescia).

La música sacra la relacionaba con Bach y no había escuchado a Morandi. Un disfrute total. Saludos Claudio.
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Feliz domingo, Manuel.
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Igualmente para ti Claudio
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Buona domenica Claudio 🙂
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Buona domenica anche a te 🙂
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buona domenica. Per vedere l’organo e il santuario credo che valgano una gita.
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Sì, sono d’accordo. Buona festa 🙂
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Anche a te: buone feste.
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Buona domenica ❣️
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Buona domenica anche a te 🙂
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🙏🤗🙏
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This is very beautiful composition, I like this😊
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Very well, Jean. See you soon 🙂
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See you 😊
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Curioso, il canto ha proprio l’andamento del flauto.
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È proprio così 🙂
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Buongiorno e buona domenica, caro Claudio, grazie mille di aver portato questa deliziosa sonata “flautistica” 😊
Morandi fu uno dei principali compositori marchigiani settecenteschi, insieme a Giuseppe Giordani e Giambattista Borghi.
La sua formazione musicale si compì a Bologna con Padre Martini e, sotto la sua tutela, il giovane scrisse le sue prime composizioni, fra le quali diversi pezzi sacri, le Lezioni di contrappunto (1760) e la raccolta didattica di duetti Alla gioventù dilettante.
Nel 1764, invece, Morandi fu aggregato alla locale Accademia Filarmonica, nell’ordine dei compositori e, nello stesso anno, si recò a Pergola (presso Pesaro) per lavorare come maestro di cappella presso la cattedrale locale.
Nonostante la distanza, il giovane non interruppe i rapporti col suo ex insegnante, come attesta la copiosa corrispondenza tra i due, la quale testimonia i numerosi progetti, idee e scambi bibliografici tra i due musicisti.
Spesso, Martini interveniva in difesa dell’ex allievo come quando, nel 1776, una sinfonia di Morandi fu pesantemente criticata e il grande maestro fornì a Morandi vari esempi che giustificavano le sue scelte compositive, ribadendo che si trattava di caratteristiche ordinarie della “musica francese”.
A Pergola, Morandi sposò una sua allieva, tale Teresa Saracena, dalla quale ebbe sei figli, tre dei quali intrapresero la carriera musicale.
Nel 1778, infine, il compositore si trasferì a Senigallia per lavorare come maestro di cappella della neocostituta cattedrale cittadina. Esonerato dal servizio nel 1811 per motivi di età, si ritirò a vita privata, morendo qualche anno più tardi.
La sua produzione, oggi in parte perduta, annovera diverse opere serie e comiche, l’oratorio Il Tobia (1773) e il dramma giocoso Gli usurpatori delusi (1791). Si ricordano anche varie composizioni organistiche, varie sonate e concerti per uno o due strumenti, alcuni pezzi sacri e vari duetti e arie cameristiche.
Oltre che ottimo compositore, Morandi fu un eccellente didatta di canto e di composizione: tra i suoi allievi, si ricorda il figlio Giovanni, compositore e maestro di canto.
Buona serata e a domani!
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Grazie, Pierfrancesco. A domani 🙂
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