Musica di sua maestà: Enrico VIII d’Inghilterra – I

Enrico VIII d’Inghilterra (1491 - 1547): Pastime with good company, partsong a 3 voci. The King’s Singers.

Testo (in inglese moderno):

Pastime with good company
I love and shall until I die.
Grudge who likes, but none deny,
So God be pleased, thus live will I.
   For my pastance:
   Hunt, sing, and dance.
   My heart is set!
   All goodly sport
   For my comfort.
   Who shall me let?

Youth must have some dalliance,
Of good or ill some pastance.
Company I think then best –
All thoughts and fantasies to digest.
   For idleness
   Is chief mistress
   Of vices all.
   Then who can say
   But mirth and play
   Is best of all?

Company with honesty
Is virtue – vices to flee.
Company is good and ill,
But every man has his free will.
   The best ensue,
   The worst eschew,
   My mind shall be.
   Virtue to use,
   Vice to refuse,
   Thus shall I use me!

Uomo di vasta cultura, il secondo re della dinastia Tudor si cimentò anche nella creazione di brani musicali. Pastime with good company è la più famosa fra le sue composizioni.
Enrico VIII è anche tradizionalmente considerato l’estensore del testo di Greensleeves, che sarebbe stato scritto per Anna Bolena. L’attribuzione appare tuttavia assai poco attendibile, in quanto i più antichi documenti relativi a Greensleeves risalgono agli ultimi anni del Cinquecento, quando il presunto autore era morto da decenni. D’altra parte, è davvero curioso che al sovrano siano stati attribuiti i versi e non anche la melodia, considerato che le non irrilevanti qualità del sovrano in ambito musicale erano ben note.

Il lamento di Lady Carey

Anonimo: My Lady Carey’s Dompe (c1530). Ernst Stolz, spinetta.
Secondo alcuni studiosi, il termine dompe trarrebbe origine dall’irlandese dump, che significa lamento. My Lady Carey’s Dompe — tramandato senza il nome del suo autore dal manoscritto Roy. App. 58 della British Library, redatto verso il 1530 — potrebbe essere opera di Hugh Aston, insigne musicista da annoverarsi fra i più originali e innovativi compositori dell’epoca Tudor.
« My Lady Carey » è assai probabilmente Maria Bolena, sorella di Anna: nata intorno all’anno 1500, sposò sir William Carey, uno dei favoriti di Enrico VIII, nel 1520 e ne rimase vedova otto anni dopo. Dal 1522 al 1525 fu una delle amanti del re, il quale fu forse il vero padre dei suoi due figli. Morendo, sir Carey lasciò in eredità molti debiti alla vedova, che per sopravvivere fu perfino costretta a dare in pegno i propri gioielli, prima che Anna, nel frattempo divenuta moglie di Enrico, riuscisse a farle ottenere una pensione. Nel 1534 Maria sposò segretamente William Stafford, un militare di buona famiglia ma di scarse risorse; questo matrimonio le alienò i favori del sovrano e di Anna: fu allontanata dalla corte e visse gli ultimi anni nell’ombra. Morì nel 1543.