Tempus ex machina

 
Gérard Grisey (17 giugno 1946 - 1998): Tempus ex machina (1979). Les Percussions de Strasbourg.

Musica spettrale (musique spectrale) è una locuzione creata nel 1979 dal compositore e filosofo francese Hugues Dufourt per indicare un insieme di procedimenti compositivi che parte dall’analisi delle proprietà acustiche del suono (lo spettro sonoro), ossia dallo studio del timbro attraverso il mezzo elettronico. Si fa ricorso alla teoria dei segnali e all’uso di computer, mediante i quali è possibile indagare le caratteristiche fisiche del suono: analizzato e visualizzato attraverso spettrogrammi, lo spettro sonoro può essere riprodotto su una scala più ampia utilizzando strumenti musicali acustici e/o elettronici.
Oltre a Gérard Grisey, considerato capofila dello spettralismo in musica, e a Hugues Dufourt, hanno aderito a questa corrente autori come Iancu Dumitrescu, Georg Friedrich Haas, Michaël Lévinas, Magnus Lindberg, Fausto Romitelli, Tristan Murail, Horațiu Rădulescu, Kaija Saariaho, Claude Vivier.


Gérard Grisey

Iannis Xenakis: Pléïades

Iannis Xenakis (29 maggio 1922 - 2001): Pléïades per percussioni (1979). Les Percussions de Strasbourg.

  1. Mélanges
  2. Métaux [8:30]
  3. Claviers [21:58]
  4. Peaux [32:00]

Il titolo è da intendersi nell’accezione di «pluralità». Commissionata dal Théâtre de l’Opéra du Rhin per le Percussions de Strasbourg, la composizione venne presentata in uno spettacolo intitolato Concile musical nell’ambito del quale le quattro parti di Pléïades vennero alternate a dodici brani antifonici di Giovanni Gabrieli.
Métaux è scritto per sei strumenti inventati dal compositore e battezzati complessivamente sixxen, da six = sei e Xen(akis): formati da pezzi di metalli diversi, comprendono diciannove altezze di suono distribuite secondo una scala non equalizzata che comprende intervalli di terzi e quarti di tono e loro multipli, il cui effetto timbrico è molto simile a quello del gamelan balinese.