John Luther Adams (1953): Become Ocean per orchestra (2013). Seattle Symphony Orchestra, dir. Ludovic Morlot.
Questa composizione, cui è stato assegnato il Premio Pulitzer per la musica nel 2014, è stata definita dal critico statunitense Alex Ross « the loveliest apocalypse in musical history ».

beh, molto suggestivo.
Non faccio in tempo ad ascoltarlo tutto, ma più di mezz’ora è sufficiente.
Diciamo che m’è piaciuto. E tu conosce la mia avversione per la musica moderna…
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Sì sì, però JLA è un caso a sé. Scoprii per caso la sua musica quando mi occupavo del Dizionario Utet, quasi vent’anni fa: cercavo novità riguardo il suo omonimo più famoso, John Adams, e così trovai varie sue cose che mi parvero fin da subito molto interessanti. Devi sapere che cominciò a far musica da adolescente, suonando la batteria in gruppi rock della sua città (nello stato del Mississippi); poi, dopo la laurea, iniziò a lavorare nel campo della protezione dell’ambiente; proprio svolgendo questa attività, giunse nel 1975 in Alaska e ne rimase affascinato. Vi si stabilì tre anni dopo e prese a comporre in uno stile spiccatamente personale brani ispiratigli dalle bellezze naturali, dai fenomeni atmosferici, dai riti sciamanici dei pellirosse. Sono musiche suggestive, di cui si trova qualche esempio su Yt.
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Concordo sul termine “suggestivo “. Tornerò ad ascoltare…😊
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spero di non bestemmiare se dico che mi ricorda vagamente l’ambient music di Brian Eno di fine anni 70 inizio 80. Un ascolto molto gradevole e di grande respiro
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No, penso che il paragone ci stia, anche se la musica di JLA scava più nel profondo. Almeno, io la sento così 🙂
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