8 pensieri riguardo “In un movimento

  1. quadro bellissimo. è la copertina del disco? Musica contemporanea molto ascoltabile e molto interessante. Ogni volta la musica mi fa pensare come sia l’autore:
    per esempio, detto in soldoni:
    Mahler: molto intellettuale, cervellotico, sofferente perchè troppo , troppo emotivo e forse voleva arrivare a tutti i costi ma alla fine i suoi lavori, per me, non hanno quel palpito che lui avrebbe voluto nella loro interezza. Alcuni pezzi sì.
    Sostacovich: pieno di dolore e quasi frustrato , bloccato nell’esprimersi.
    ( dal sistema, come poi ho scoperto che è stato con quel malato di Stalin ..).
    Maderna intellettuale, con un morbido rigore di forma ma, direi risolto e l’ascolto non è spiacevole, anzi.
    Donatoni: urca. Per me è una palla.
    Questo Widmer, così d’acchito mi pare molto presente, molto centrato, senza drammi interiori sapeva bene dove andare, infatti questo lavoro è molto bello.
    A me pare, nella mia totale ingenuità e ignoranza, quando l’orecchio accoglie con piacere significa che il pezzo funziona, senza tanti fronzoli letterari.
    Questo Widmar è molto interessante.
    Grazie.

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    1. Ma prego 🙂
      Sì, direi che hai centrato abbastanza tutti quanti, poi ovviamente per ciascuno il discorso si può allargare.
      Ti dirò di Mahler perché di lui mi sono occupato a fondo per un progetto avviato dalla Casa editrice Einaudi vent’anni fa ma poi non realizzato. La mia personale conclusione è che i Lieder gli riuscivano meglio delle sinfonie; quindi, in parole molto povere: forme brevi ok, forme estese uno strazio — dopo infiniti ascolti, ormai delle sinfonie riesco a sopportare solo la Prima e i tre movimenti centrali della Settima. Credo che l’opinione che di lui che avevano i suoi contemporanei alla fin fine fosse corretta: lo ammiravano senza riserve quale direttore, ma facevano fatica a prenderlo in considerazione quale compositore. Diceva: “Il mio tempo verrà”. In effetti, la (ri)scoperta delle sue composizioni ebbe uno sviluppo improvviso e travolgente a partire dagli anni 1960, ma dopo un po’ l’interesse è tornato a calare e dopo un ultimo sussulto intorno al 2011, anno del centenario della morte, mi pare che non se ne parli più come un tempo.
      Quelle che dovette subire Šostakovič sono le stesse disgrazie che colpirono anche molti dei suoi colleghi, non solo russi: sotto il nazismo chiunque fosse anche solo sospettato di produrre “musica degenerata” (entartete Musik) perdeva il posto di lavoro e poteva capitargli anche peggio. E non tutti erano ebrei.
      Concordo con te, Widmer è un compositore molto interessante. Svizzero trapiantato in Brasile, si conquistò fama internazionale, a mio parere meritata.
      Per finire il dipinto che si vede nella clip: è opera di un artista dei Paesi Bassi, Bart van Oijen, nato a Vlijmen nel 1949; si tratta di una scelta dello youtuber che ha pubblicato il video.
      Buona serata.

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  2. Buongiorno.
    Stupita perchè sembra che avessi “sentito giusto” riguardo a Mahler. La difficoltà di esecuzione confermerebbe, a parer mio, la sua testardaggine.
    Widmer: chissà se il cambio di latitudine gli giovò. Io credo di sì. Ai tropici si cambia ritmo interiore ( ho vissuto un pò là per questo lo scrivo). BUONA GIORNATA🌼🙋🏼‍♀️

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