14 pensieri riguardo “Idillio per archi

    1. La Suite e l’Idillio per archi sono opere giovanili e poco conosciute di Janáček — autore noto soprattutto per le composizioni che ha scritto dopo i 50…
      La Suite è forse un po’ acerba, ma l’Idillio, come hai rilevato anche tu, è riuscito bene.
      Janáček, forse lo sai già, è in testa alle mie classifiche personali 😉

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      1. non è detto che le opere acerbe siano meno interessanti ( come per la pittura del resto, vedi i primissimi lavori di Picasso)
        le tue classifiche personali credo siano in assoluto le più ponderate ( e chi se no? ) 🙂

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          1. per ponderate intendevo vagliate attraverso una selezione avvenuta dopo innumerevoli ascolti di ogni genere; del resto le preferenze musicali si basano su quanto è già stato ascoltato e le tue orecchie mi pare abbiano prestato molta attenzione 🙂

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          2. Per Janáček si è trattato proprio di amore al primo ascolto.
            E, ora che mi ci fai pensare, devo dire che è avvenuta la stessa cosa per ciascuno dei musicisti che occupano i primi posti nella classifica di cui sopra. Non ci sono compositori né composizioni che abbia imparato a apprezzare con il tempo, attraverso ripetuti ascolti. Sembrerà strano, ma il mio approccio con la musica è sempre stato istintivo.
            E pensa che di entusiasmarmi per una “novità” mi succede ancora: fra le mie passioni senili c’è per esempio la Prima Sinfonia di Kalinnikov, che ho scoperto pochi anni fa.

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          3. meglio così, seguire l’istinto primario senza costruzioni accademiche, e io che pensavo che la tua scaletta fosse il resoconto serioso di illimitati ascolti… ( mi copro il capo di cenere e mi tacito 🙂 )

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