Luan Tan

Chén Qígāng (28 agosto 1951): Luan Tan (乱弹), variazioni sinfoniche (2015). Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, dir. Alexandre Bloch.

  1. Tema
  2. Variazione n. 1 [1:45]
  3. Variazione n. 2 [4:10]
  4. Variazione n. 3 [5:55]
  5. Variazione n. 4 [7:22]
  6. Variazione n. 5 [9:21]
  7. Variazione n. 6 [11:25]
  8. Variazione n. 7 [13:37]
  9. Variazione n. 8 [15:48]
  10. Variazione n. 9 [18:00]
  11. Variazione n. 10 [18:24]
  12. Variazione n. 11 [18:52]

«Luan tan (letteralmente: musica caotica o note casuali) è uno stile musicale proprio del teatro cinese del XVII secolo, all’epoca della cosiddetta «transizione Ming–Qing» (1618-1683). Rispetto alla consolidata tradizione del teatro kūnqǔ, la musica in stile luan tan era notevolmente più audace, più brusca e tendeva a essere più virtuosistica […]. Se per gli intenditori cinesi l’opera kūnqǔ è sinonimo di eleganza e raffinatezza, luan tan è stilisticamente il suo contrario, molto radicato nelle tradizioni popolari.
«Nel corso degli anni, la mia musica è stata spesso definita “malinconica”, “sentimentale” e “raffinata”. Sicché ho voluto provare a produrre qualcosa di molto diverso dal consueto: in questo senso, la composizione di Luan Tan è stata una specie di battaglia contro me stesso. Elementi che di solito compaiono nei miei lavori, come i prolungati melismi, le melodie suadenti e le armonie sontuose, sono quasi completamente assenti, sostituiti da schemi ritmici iterati, brevi motivi assai spiccati e ripetizioni che si fanno via via più imponenti.
«Dal momento che l’ispirazione stilistica scaturisce dal luan tan, elementi musicali caratteristici del teatro tradizionale cinese sono inevitabilmente presenti nella composizione, nella quale hanno particolare risalto l’uso dei temple-blocks e il contrappunto quasi cacofonico dei piatti cinesi» (Chén Qígāng).


Temple-blocks

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