Doisneau e il violoncello

Un piccolo omaggio al più… musicale dei fotografi.




« Dans mon école idéale de photographie il y aurait un professeur de bouquet et un professeur de musique. On ne formerait pas des virtuoses du violon, mais on expliquerait le rôle de la musique qui donne une lumière sur les civilisations passées, formation complémentaire très nécessaire » (Robert Doisneau, 1912 - 1° aprile 1994).



Baquet



Doisneau


Le fotografie nascono dalla collaborazione di Doisneau con l’amico Maurice Baquet (1911 - 2005), attore e violoncellista.

26 pensieri riguardo “Doisneau e il violoncello

  1. Foto davvero molto belle, è incredibile lo spettacolo per gli occhi che può offrire la commistione tra fotografia e musica “visiva”… potrebbe essere l’argomento di un’altra mini-serie di articoli 😄. Si potrebbe parlare delle collaborazioni verificatisi tra musicisti e artisti o di musica ispirata dalle arti figurative 🙂

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        1. Conosco molto bene la sua produzione fin da quando ero ragazzo. Ne apprezzo la tecnica, l’umorismo e l’ironia, ma anche l’umanità e l’impegno sociale (vedi il reportage sulla vita dura degli operai alsaziani). Spesso Doisneau viene accostato a Cartier-Bresson, che è altrettanto bravo tecnicamente ma, a mio parere, meno coinvolgente. Poi, certo, Doisneau faceva mettere in posa i propri soggetti mentre Cartier-Bresson scattava istantanee cercando di cogliere l’attimo fuggente, o almeno così diceva (francamente dubito che sia stato sincero fino in fondo). Mi piace anche Lartigue, che però è più… leggero, diciamo più naïf. Ribadisco che secondo me — e sottolineo che si tratta di opinioni e gusti personali — Doisneau non ha uguali 🙂

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