Ho cercato, di notte

Pubblicato da Claudio Capriolo

Johann Vierdanck (battezzato il 5 febbraio 1605 - 1646): Ich suchte des Nachts, mottetto a 5 voci, 2 violini e basso continuo (pubblicato in Geistlicher Concerten, ander Theil, 1643, n. 17). Europäisches Hanse-Ensemble, dir. Manfred Cordes.

Ich suchte des Nachts in meinem Bette, den meine Seele liebet.
Ich suchte, aber ich fand ihn nicht.
Ich will aufstehen und in der Stadt umgehen
auf den Gassen und Straßen und suchen, den meine Seele liebet.
Ich suchte, aber ich fand ihn nicht.
Es fanden mich die Wächter, die in der Stadt umgehen:
Habt ihr nicht gesehen, den meine Seele liebet?
Da ich ein wenig vor ihnen über kam, da fand ich, den meine Seele liebet.
Ich halte ihn und will ihn nicht lassen, bis ich ihn bringe in meiner Mutter Haus,
in meiner Mutter Kammer.
(Cantico dei cantici 3:1-4)

10 pensieri riguardo “Ho cercato, di notte”

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  2. Buongiorno, caro Claudio, grazie mille di aver condiviso questo delizioso mottetto 😊

    Vierdanck (del suo cognome, sono note anche le varianti Virdanck, Virdank, Vyrdanck, Feyertagk o Feyerdank) nacque nella famiglia del costruttore di organi e falegname Hans Vierdanck e di sua moglie Martha Barnutius.

    Ignote sono le vicende riguardanti la sua prima parte di vita, in quanto i documenti esistenti su di lui affermano solo che, a partire dal 17 dicembre 1625 fino al 24 giugno 1629, il giovane fu impiegato in qualità di gran cappellano e strumentista presso la corte di Dresda. Qui si svolse anche la sua prima formazione musicale conosciuta con Wilhelm Günther, il quale gli insegnò il violino e la cornetta.

    A causa di motivi finanziari, gli fu rifiutata più volte la sua richiesta di perfezionarsi a Vienna con il famoso virtuoso della cornetta di origini italiane Giovanni Sansoni. Deluso da quest’esito, Vierdanck si dimise dai suoi incarichi di corte per andare a cercare fortuna altrove.

    Dal settembre 1631 al gennaio 1632, il compositore lavorò come suonatore di archi presso la cappella di corte di Güstrow, dopodiché si recò a Lubecca, Amburgo e Copenhagen per approfondire le sue conoscenze musicali, studiando forse composizione con Nicolaus Bleyer, Johann Schop e Georg Friedrich Hoyoul.

    Dopo tre anni di silenzio, le fonti lo vedono presente a Stralsund il 9 aprile 1635, segnato come padrino in un registro della chiesa, senza però possedere alcun titolo. Viene però menzionato come musicista in occasione del matrimonio della principessa Sophie Elisabeth con il duca di Brunswick-Lüneburg e principe di Brunswick-Wolfenbüttel August il Giovane, avvenuto il 12 luglio.

    Dal 1635 al 1646, invece, fu organista presso la Chiesa di Santa Maria a Stralsund, retribuito molto bene, addirittura come un ecclesiastico e più di un insegnante.

    Durante questo periodo, Vierdanck pubblicò a suo nome diverse raccolte musicali, venendo anche menzionato diverse volte nel registro dei battesimi della chiesa, in qualità di padrino, uno status che lo rendeva destinatario di importanti doni. Entrambe le cose denotavano, all’epoca, una importante posizione sociale e una certa agiatezza economica.

    Nel 1642, il compositore pensò di allontanarsi da Stralsund per recarsi forse a Lubecca, motivando la sua decisione con queste parole: “… per ragioni particolari, sentivo anche il bisogno di allontanarmi dalla riva del Baltico a cui avevo dedicato il mio precedente lavoro”.

    Nonostante tutto, Vierdanck rimase a Stralsund fino alla sua morte, avvenuta quattro anni più tardi.

    La sua prima pubblicazione nota fu la raccolta Erster Theil newer Pavanen (1637), seguita da una Ander Theil […] (1641), i cui primi 14 pezzi sono primi duetti per violino senza basso continuo. Sono i primi esempi di pezzi concertanti con strumento solista, successori del famoso Capriccio stravagante (1627) del compositore e violinista italiano Carlo Farina.

    Buona giornata e a domani!

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