Arnold Schoenberg (13 settembre 1874 - 1951): Kammersymphonie n. 2 op. 38 (abbozzata nel 1906, completata nel 1939). Sinfonieorchester des Saarländischen Rundfunks, dir. Bruno Maderna (in concerto: Saarbrücken, 30 giugno 1969).
Bruno Maderna (21 aprile 1920 - 1973): Quadrivium per quattro gruppi orchestrali (1969). Orchestra della Fondazione Arena di Verona, dir. Carlo Miotto.
Epitaffio di Sicilo. Esegue l’Atrium Musicae de Madrid diretto da Gregório Paniagua.
Molto suggestivo: una delle più antiche composizioni musicali che ci siano pervenute complete, databile fra il II secolo a.C. e il I d.C. È incisa su una stele funeraria rinvenuta nel 1883 a Aydın, presso Tralles, dall’archeologo britannico sir William Mitchell Ramsay. Egli pubblicò il testo, ma non si accorse dei segni musicali che l’accompagnano: furono identificati e trascritti dall’illustre papirologo austriaco Carl Wessely nel 1891. La stele, portata nel Museo di Smirne, è ora conservata nel Museo nazionale danese.
Prima dei versi e della melodia, la stele reca incise queste parole:
Finché vivi, splendi.
Non ti affliggere troppo per nessuna cosa:
la vita dura poco,
il tempo reclama la sua fine.
Bruno Maderna (pseudonimo di Bruno Grossato; 1920 - 1973): Composizione n. 2 per orchestra (1950). hr-Sinfonieorchester Frankfurt, dir. Arturo Tamayo.
Il lavoro di Maderna è costruito sulla melodia dell’Epitaffio di Sicilo.
Valentyn Syl’vestrov (30 settembre 1937): Terza Sinfonia, Эсхатофония (Escatofonia, 1966). Dir. Bruno Maderna, Darmstadt 1968.
Con il termine escatofonia l’autore intende far riferimento al desiderio di unire la musica all’escatologia, cioè la riflessione sul destino ultimo dell’essere umano e dell’universo.