Claudio Saracini detto il Palusi (1° luglio 1586 - 1630): Udite, lagrimosi spirti d’Averno, aria a 1 voce e basso continuo (pubblicata nella raccolta Le seconde musiche, 1620, n. 1) su testo di Battista Guarini. Cantus Cölln, dir. Konrad Junghänel.
Udite, lagrimosi spirti d’Averno,
udite, nova sorte di pena, e di tormento.
Mirate crudo affetto in sembiante pietoso,
la mia donna crudel più dell’inferno.
Perché una sola morte non può far sazia la suo fiera voglia,
e la mia vita è quasi una perpetua morte,
mi comanda ch’io viva, perché la vita mia
di mille mort’il di ricetto sia.
