Sinfonia concertante – III

Leopold Antonín Koželuh (1747 - 7 maggio 1818): Sinfonia concertante in mi bemolle maggiore per tromba, pianoforte, mandolino, contrabbasso e orchestra P II:1. Siegfried Goethel, tromba; Werner Genuit, pianoforte; Takashi Ochi, mandolino; Walter Meuter, contrabbasso; Academy of St Martin in the Fields & Consortium Classicum, dir Iona Brown.

  1. Allegro
  2. Andantino con variazioni [15:59]
  3. Finale: Rondò allegretto [22:19]

Musica di sua maestà: il principe consorte

 
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha (26 agosto 1819 - 1861): Melodia per violino e pianoforte. Iona Brown, violino; Jennifer Partridge, pianoforte.


 
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha: Gruss an den Bruder, testo di Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha (padre del compositore). Toby Spence, tenore; Ronald Brautigam, pianoforte.

Hat so lang mein Leid geschwiegen,
soll es heute auf erstehn
und aus süssen Schlaf dich wiegen,
durch der Klänge zartes Weh’n.

Ist auch noch so weit die Reise
trägt’s ein Zephir hin zu Dir!
Und es flüstert dann ganz leise,
Denkst des Bruders Du auch hier

von der Heimath von dem Norden
von der Jugend stillem Glück,
spricht es schwebend in Accorden:
leitet hieher deinen Blick.

(A lungo il mio soffrire è stato silente, ma oggi sorgerà e ti desterà dolcemente dal tuo sonno con il lieve respiro dei suoni.
Il viaggio è lungo, ma te lo porterà il vento! E con lieve alito ti farà pensare al tuo fratello,
alla casa, al Nord, alla serena felicità della gioventù, librandosi parlerà per accordi: qui attirerà il tuo sguardo.)


 
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha: Ständchen (Serenata) per voce e pianoforte su testo di Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha. Ian Partridge, tenore; Jennifer Partridge, pianoforte.

Wachst, Liebchen, Du in stiller Nacht?
Kennest Liebchen auch der Sehnsucht Macht?
O lass bey meinem heissen Fleh’n
das Fenster heut noch offen stehn.

Es ruhet längst schon süss und fest,
was Lieb’ und Sehnsucht ruhen lässt.
O Liebchen komm an’s Fenster Dein,
lass schauen Deine Äugelein!

Wie ist’s so schön im Mondenschein!
Es weht die Luft so kühl und rein.
Horch wie die Leier sehnend klingt!
Das Vöglein selbst im Traum noch singt!

Da that sich auf das Fensterlein,
es sahn heraus im Mondenschein
die schönsten schönsten Äugelein:
wie freundlich waren sie und rein.

(Vegli ancora, amor mio, nella notte silente? Anche tu, amore, avverti il morso del desiderio? Oh, ascolta il mio appello appassionato e lascia aperta, ora, la tua finestra.
È un riposo assai dolce e profondo quello di chi dà requie all’amore e al desiderio. Oh, amore, vieni alla finestra e fa’ che possa vedere i tuoi begli occhi!
Com’è bello stare al chiaro di luna! L’aria è così fresca e pura. Ascolta il bramoso suono della cetra! Il passerotto canta anche quando sogna!
Ed ecco, la finestra si spalancò e nel chiaro di luna brillarono quegli occhi stupendi: e quanto erano amichevoli e puri.)

Staendchen
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha