Visione veneziana

Renato Brogi (25 febbraio 1873 - 1924): Visione veneziana, romanza per voce e orchestra (c1912) su testo di Angiolo Orvieto. Cesare Siepi, basso; Orchestra da camera di Torino della Radio italiana, dir. Cesare Gallino (registrazione del 1948).

Grandi cumuli di rose,
di giunchiglie, di verbene,
di gerani e tuberose,
la mia gondola contiene.

Essa fila nell’aurora
che sorride sul canale,
che i palazzi grigi sfiora
col suo bacio d’immortale.

Presso ad una testa bionda
che fra le verbene affonda
e di rose s’incorona,
il mio capo s’abbandona.

E la gondola ci culla
tutti e due soavemente;
ma la pallida fanciulla
nulla vede e nulla sente.

Chiuse son le lunghe ciglia
sovra il sogno mattutino;
ella sembra una giunchiglia
sotto il cielo cilestrino.

Nell’aurora, fra gli odori
dei bei cumuli di fiori,
questa gondola mi porta,
con la mia diletta, morta.

Brogi, Visione veneziana