Vasilij Sergeevič Kalinnikov (13 gennaio 1866 - 11 gennaio 1901): Sinfonia n. 1 in sol minore (1894–95). Orchestra sinfonica nazionale ucraina di Kiev, dir. Theodore Kuchar.
- Allegro moderato
- Andante commodamente [14:25]
- Scherzo: Allegro non troppo [21:47]
- Finale: Allegro moderato [30:10]
Considerata dai compatrioti di Kalinnikov «la più russa delle sinfonie» e «una dichiarazione d’amore per la Russia», questa composizione è l’affascinante capolavoro di un musicista geniale. Colpisce l’ascoltatore per la bellezza dei temi, alcuni davvero indimenticabili, e per la maestria dell’orchestrazione; la struttura formale è apparentemente semplice, nel solco della tradizione, ma un’analisi approfondita rivela che il giovane autore si è ingegnato a collocare qua e là arguti “strappi” alle regole, dando all’insieme un’impronta del tutto personale e originale.
Fra i momenti più interessanti e significativi segnalo il fugato del I movimento [7:58], dal quale si evince che Kalinnikov era fra l’altro un fine contrappuntista, e nel Finale le citazioni di temi tratti dai movimenti precedenti, culminanti in quella del primo tema dell’Andante, a conclusione della Sinfonia [36:19 e 37:47].

