Sumer is icumen in

Sumer is icumen in

L’esempio più antico di onomatopea musicale che io conosca è l’imitazione del canto del cuculo su cui si fonda il brano che vedete qui sopra, scritto su una pagina del codice Harley 978 della British Library: la cosiddetta « rota di Reading » (dal nome dell’abbazia in cui il manoscritto era un tempo conservato), ossia Sumer is icumen in. Non conosciamo il nome dell’autore, ma è possibile che si tratti di « W. de Wycombe », precentore del priorato di Leominster, Herefordshire, il cui nome è così riportato sul manoscritto.
Questo celebre canone (rota = round) risale a quasi ottocento anni fa ed è la più antica com­po­si­zione polifonica a sei voci che ci sia pervenuta. Il testo, in inglese medio (Middle English), descrive la natura all’inizio dell’estate:

Sumer is icumen in,
Lhude sing cuccu!
Groweþ sed and bloweþ med
And springþ þe wde nu.
Sing cuccu!
Awe bleteþ after lomb,
Lhouþ after calue cu.
Bulluc sterteþ, bucke uerteþ,
Murie sing cuccu!
Cuccu, cuccu, wel singes þu cuccu;
Ne swik þu nauer nu.

Pes : Sing cuccu nu.

È arrivata l’estate,
canta a piena voce, cucù!
Germoglia il seme e fiorisce il prato,
il bosco rinasce a nuova vita.
Canta, cucù!
La pecora bela per il suo agnello,
il vitello muggisce alla mucca,
salta il toro, il cervo emette fiati,
canta con gioia, cucù!
Cucù, cucù, come canti bene, cucù!
Ora non smettere più.

Pes : Canta, cucù, adesso.

Indicazioni per l’esecuzione del canone (scritte con inchiostro nero):

Hanc rotam cantare possunt quatuor socii. A paucioribus autem quam a tribus aut saltem duobus non debet dici, preter eos qui dicunt pedem. Canitur autem sic. Tacentibus ceteris, unus inchoat cum hiis qui tenent pedem. Et cum venerit ad primam notam post crucem, inchoat alius, et sic de ceteris. Singuli vero repausent ad pausaciones scriptas, et non alibi, spacio unius longe note.

Possono cantare questa rota quattro persone. Non può essere eseguita da meno di tre o al minimo due, oltre a quelli che cantano il pes. Per cantare si procede in questo modo. Mentre gli altri stanno zitti, uno inizia la rota insieme con i due che cantano il pes. Ma quando il primo arriva alla prima nota dopo la croce, un secondo cantore inizia da capo. Gli altri seguono allo stesso modo. Ogni cantore deve rimanere in silenzio, per la durata di una longa, dov’è indicata la pausa, ma non altrove.

Indicazioni per l’esecuzione del pes (in rosso):

1ª voce: Hoc repetit unus quociens opus est, faciens pausacionem in fine.

Una voce ripete questa parte tante volte quante sono necessarie, facendo una pausa alla fine.

2ª voce: Hoc dicit alius, pausans in medio, et non in fine, sed immediate repetens principium.

Un’altra voce canta questa parte facendo una pausa a metà, ma non alla fine, e poi rico­min­ciando immediatamente.

Oltre che sul testo in medio inglese scritto con inchiostro nero, il canone può essere cantato sul testo latino scritto in rosso:

Perspice christicola,
Que dignacio,
Celicus agricola
Pro vitis vicio.
Filio
Non parcens exposuit
Mortis exicio.
Qui captivos semivivos
A supplicio
Vite donat,
Et secum coronat
In coeli solio.

Guarda, o cristiano,
quale onore:
l’agricoltore celeste
per il vizio della vite,
il figlio
non risparmiando, lo espose
al destino della morte.
A voi peccatori, semivivi
per il peccato,
Egli dona la vita
e vi incorona con sé
al soglio celeste.

 
Sumer is icumen in eseguito dallo Hilliard Ensemble.
 

Sumer is icumen in, trascrizione in notazione moderna