8 pensieri riguardo “Sinfonia con Fuga

  1. Buonasera, caro Claudio, grazie per aver condiviso questa splendida sinfonia con fuga, un bell’esempio musicale della transizione dal periodo barocco al classicismo in corso all’epoca 😊

    Richter fu molto coinvolto in questo cambiamento stilistico e le sue sinfonie, in particolare, costituiscono un anello mancante tra la generazione di Bach e Haendel e la Prima scuola di Vienna.

    Nato in Moravia o in Boemia o, addirittura secondo altri, in Ungheria, fino al 1740 non si ha alcuna notizia dei suoi spostamenti, anche se si ritiene che abbia studiato approfonditamente il contrappunto sul trattato Gradus ad Parnassum (1725) di Johann Josef Fux.

    Questi studi portarono Richter a ottenere una grande competenza nel rigoroso stile ecclesiastico diffuso all’epoca e ciò si nota fortemente nelle sue opere liturgiche, ma anche nelle sue sinfonie e nella sua musica da camera. Questa eccelsa padronanza stilistica testimonia le sue radici nella musica barocca austriaca e sud-tedesca.

    Nel 1740 fu nominato vice Kapellmeister del principe abate Anselm von Reichlin-Meldeg di Kempten in Allgäu, il quale presiedeva il grande monastero benedettino Fürststift Kempten, nell’attuale Baviera sud-occidentale. Richter rimase qui per sei anni dopodiché, non gradendo molto l’ambiente, andò via.

    Il disagio di Richter deriva dal fatto che, all’interno del monastero, non ricopriva un ruolo di rilievo, ma era un semplice cantante (basso) e, avendo ambiziosi più grandi, decise di entrare a far parte della vita musicale di Mannheim.

    A causa del suo stile antiquato, però, non fu molto popolare in questa città, riuscendo solo a ottenere un titolo onorifico come “Cammercompositeur” (1768) e uno scarso successo come autore di musica sacra, come dimostra l’unica esecuzione del suo oratorio La deposizione dalla croce (1748), scritto per il Venerdì Santo su commissione dell’Elettore cittadino.

    In ambito didattico, invece, Richter ottenne maggiore successo, venendo molto apprezzato come insegnante di composizione e scrivendo un trattato su modello di quello di Fux, dal titolo Harmonische Belehrungen oder gründliche Anweisung zu der musikalischen Ton-Kunst oder regulären Komposition (1761-1767), dedicato all’Elettore di Baviera Charles Theodore.

    Dopo il 1768, il nome del compositore scomparve dalle liste dei cantanti della corte di Mannheim. Negli anni precedenti, Richter si recò alla corte di Oettingen-Wallerstein (1754), nonché in Francia, nei Paesi Bassi e in Inghilterra, paesi dove trovò un pronto mercato per le sue composizioni.

    Non gradendo il clima musicale della corte di Mannheim, nel 1769 Richter si candidò a una posizione di Kappellmeister a Strasburgo, riuscendo a ottenere il posto e i dovuti riconoscimenti musicali, in particolare come contrappuntista e come compositore ecclesiastico. Accanto a questi incarichi, fu anche direttore dei concerti di corte e responsabile dei concerti cittadini.

    L’anno successivo, in occasione della visita della futura regina francese Maria Antonietta a Strasburgo, Richter compose il mottetto Audin pulsantur e si occupò anche della direzione della musica della chiesa quando la regina andò a messa il giorno successivo.

    Nel 1787, invece, si recò a Monaco di Baviera, dove incontrò Leopold Mozart e diversi suoi ex colleghi dell’orchestra di corte di Mannheim, spostatisi a Monaco a causa del trasferimento della corte. Richter riuscì anche a conoscere il giovane Mozart, il quale lo elogiò per una sua messa, “scritta in modo incantevole”.

    Fu attivo come compositore fino alla sua morte ma, a causa dell’età avanzata e del declino della sua salute, dal 1783 fu assistito da Ignaz Pleyel, l’allievo preferito di Haydn.

    Non mi resta che augurarti buonanotte!

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