Ultimi miei sospiri

Pubblicato da Claudio Capriolo

Philippe Verdelot (c1480/85 - c1530 o 1552): Ultimi miei sospiri, madrigale a 6 voci (pub­blicato nella raccolta La più divina et più bella musica che se udisse giamai delli presenti madrigali, 1541, n. 1). Ensemble The Blossomed Voice.

Ultimi miei sospiri
che mi lasciate fredd’ e senza vita.
Contate i miei martiri
A chi morir mi vede et non m’aita,
et dite: o beltà infinita,
dal tuo fedel ne caccia empio martire.
Et se questo gli e grato,
gitene rat’ in ciel a miglior stato,
ma se pietà gli porg’il vostro dire,
tornat’ a me, ch’io non vorrò morire.

16 pensieri riguardo “Ultimi miei sospiri”

  4. Buongiorno, caro Claudio, grazie mille di aver condiviso questo bellissimo madrigale☺️.

    Questo lavoro è tra i pezzi profani più belli e noti della prima metà del Cinquecento. Tra i primi pionieri del madrigale, Verdelot fu anche tra i primi a scrivere madrigali a sei voci, in modo da ottenere notevoli contrasti tra gruppi di voci alte e basse o altre combinazioni.

    Questa tecnica, insieme al contrappunto imitativo, è una parte importante del repertorio di tecniche di impostazione vocale del testo di questa generazione di madrigalisti.

    Nonostante la scarsa presenza di cromatismi in questi madrigali di inizio secolo, il linguaggio musicale è comunque altamente espressivo, grazie alla padronanza dei compositori (soprattutto franco-fiamminghi) degli accenti testuali e della tessitura tipici del madrigale italiano. Ciò costituisce un qualcosa di impressionante, dato che molti di loro, come Verdelot, non erano di madrelingua italiana.

    Un esempio di questa maestria si ritrova in “et dite: o beltà infinita”, dove il mutamento di voce è segnato da un cambiamento di tonalità, più alta della precedente. Un altro esempio è rinvenibile verso la fine del brano, dove le note lunghe di “Tornat’in me” sembra condurre la musica a una conclusione pacifica, ma dopo un’ultimo sforzo energico su “ch’io non vorrò morire”, la voce si rassegna alla definitiva “morte” della luce.

    Buona giornata e alla prossima!

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