Il lago alpestre

Julius Bittner (1874 - 9 gennaio 1939): 3 brani sinfonici dall’opera Der Bergsee (1911, rev. 1938). Wiener Rundfunkorchester, dir. Felix Prohaska (registrazione del 1953).

  1. Introduzione
  2. Preludio al I atto [5:32]
  3. Finale [9:11]

9 pensieri riguardo “Il lago alpestre

  1. Buongiorno, caro Claudio, grazie mille di aver portato questa deliziosa selezione operistica, davvero un’ottima interpretazione! 😊

    Compositore austriaco, Bittner nacque nella famiglia di un giudice e, seguendo le orme paterne, scelse inizialmente di dedicarsi agli studi giuridici, al termine dei quali intraprese la carriera forense. Fino al 1920, lavorò come giudice a Wolkersdorf im Weinviertel, dopodiché divenne funzionario del Dipartimento di Giustizia austriaco, incarico mantenuto fino al 1922.

    Solo dopo aver iniziato la sua carriera lavorativa, Bittner si interessò alla musica, prendendo lezioni di composizione, pianoforte e direzione d’orchestra con Bruno Walter e Josef Labor. In questo periodo, iniziò anche a comporre alacremente, scrivendo soprattutto opere su libretto proprio, molte delle quali incentrate su temi austro-alpini.

    In breve tempo, Bittner divenne uno dei compositori operistici austriaci più noti ed eseguiti nella prima metà del ‘900 ma, come tipico rappresentante dell’opera tardo-romantica nella tradizione wagneriana, fu gradualmente dimenticato dopo la Seconda Guerra Mondiale.

    Nonostante ciò, la sua importanza musicale fu pari a quella del suo contemporaneo molto più noto, il compositore e direttore d’orchestra Wilhelm Kienzl, anche lui appassionato sostenitore di Wagner, tale da fondare nel 1873 la Graz Richard Wagner Association.

    Tra l’altro, la sua celebrità e la sua simpatia per l’opera popolare austriaca (della quale è considerato un importante rappresentante) gli fece anche guadagnare dalla critica l’appellativo (dispregiativo) di “Anzengruber dell’opera” (Anzengruber fu un famoso drammaturgo austriaco, spesso criticato per la polemicità di alcune sue opere, molto critiche nei confronti della religione, della borghesia e della famiglia).

    Come importante membro della magistratura viennese, riuscì non solo a essere influente sulla società e sulle istituzioni del tempo (riuscendo addirittura a far esonerare Schoenberg dal servizio militare nel corso della Prima Guerra Mondiale), ma anche a inserirsi nei circoli musicali più esclusivi dell’epoca, stringendo amicizia con importanti compositori come Erich Wolfgang Korngold, Franz Schmidt e Gustav Mahler (di quest’ultimo, tra l’altro, valutò il patrimonio per la successione dopo la sua morte).

    Accanto alla composizione, Bittner si dedicò anche all’attività di scrittore musicale, lavorando come redattore per le riviste Neue Freie Presse, Österreichische Rundschau e Wiener Mittag e scrivendo diversi articoli di critica musicale per queste e altre testate, sia nazionali che estere.

    Si occupò anche di editoria musicale, pubblicando per ben quattro anni (dal 1918 al 1922) la rivista Der Merker, in collaborazione con l’influente critico musicale viennese David Josef Bach.

    Durante la sua vita, la sua grande notorietà gli procurò diversi premi e onorificenze e, nel 1925, fu addirittura nominato membro dell’Accademia Tedesca delle Arti di Berlino.

    Nonostante fosse un grande simpatizzante del Partito Nazionalsocialista, nel 1936 fu inserito dalla Reichs-Rundfunk-Gesellschaft di Berlino (la rete nazionale tedesca delle emittenti radiofoniche regionali, usata ampiamente dalla propaganda nazista dopo l’insediamento al potere di Hitler) in una lista nera di artisti che non potevano più essere impiegati nella Germania dell’epoca. Tuttavia, grazie alla sua influenza, riuscì presto a essere liberato da questo “stigma”.

    La sua produzione musicale, oltre alle opere, annovera 2 sinfonie, 2 poemi sinfonici, vari cori sacri e numerose canzoni per la moglie Emilie Bittner, famosa contralto dell’epoca.

    Si ricordano anche varie musiche di scena per opere teatrali popolari e shakespeariane, nonché il pezzo Österreichische Tanze (“Danze austriache”) per due pianoforti e orchestra e varie opere cameristiche (tra le quali 2 quartetti per archi e una Sonata per violoncello ancora inedita).

    Da segnalare anche una Grande Messa e un Te Deum, considerati una pietra miliare della tradizione corale austriaca fino alla Seconda Guerra Mondiale.

    Come compositore per il teatro, Bittner non si limitò solo alla scrittura di opere, ma compose anche numerose operette, tre balletti e vari mimodrammi. Questi ultimi erano rappresentazioni teatrali esclusivamente mimate con accompagnamento musicale, molto simili al balletto, sebbene con formulazione coreografica molto più libera.

    Tra l’altro, assistette il suo amico Korngold nella creazione del migliore pasticcio straussiano, Walzer aus Wien, presentato in prima assoluta a Vienna il 30 ottobre 1930 e divenuto noto in territorio anglosassone come The Great Waltz.

    Nonostante negli ultimi anni Bittner soffrì di un grave malattia invalidante che lo portò a vedersi amputate entrambe le gambe, il suo amore per la musica non scemò, continuando a comporre quasi fino alla fine.

    Buona giornata e a presto!

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