Poulenc: Suite française

Francis Poulenc (1899 - 1963): Suite française d’après Claude Gervaise (1935), versione per pianoforte eseguita in concerto da Alicia de Larrocha.

  1. Bransle de Bourgogne
  2. Pavane [1:31]
  3. Petite Marche militaire [3:45]
  4. Complainte [4:43]
  5. Bransle de Champagne [6:04]
  6. Sicilienne [7:47]
  7. Carillon [9:15]

Poulenc, il più sottovalutato dei compositori francesi del ‘900, compose la Suite française nel 1935 affinché fosse eseguita durante la rappresentazione del II atto del dramma La reine Margot di Édouard Bourdet. La suite consiste in una rielaborazione di alcuni brani tratti dai Livres de danceries pubblicati intorno al 1550 da Claude Gervaise: si tratta dunque di una serie di danze rinascimentali (bran[s]le, pavane, sicilienne), cui si aggiungono una “piccola marcia militare”, un carillon e una complainte (n. 4) che è l’unico pezzo interamente composto da Poulenc.


La medesima Suite nella versione per piccola orchestra. New Music Studium, dir. Antonio Plotino.

  1. Bransle de Bourgogne
  2. Pavane [1:23]
  3. Petite marche militaire [4:05]
  4. Complainte [5:10]
  5. Bransle de Champagne [6:30]
  6. Sicilienne [8:19]
  7. Carillon [10:05]

Infine, la trascrizione per pianoforte e quintetto di fiati realizzata da Katsuhisa Ohtaki nel 1992. Ensemble Orphée.

  1. Bransle de Bourgogne
  2. Pavane [1:31]
  3. Petite Marche militaire [4:14]
  4. Complainte [5:14]
  5. Bransle de Champagne [6:36]
  6. Sicilienne [8:58]
  7. Carillon [10:58]

Airs from Another Planet

Judith Weir (11 maggio 1954): Airs from Another Planet per flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno e pianoforte (1986). Ingrid Culliford, flsuto; Melinda Maxwell, oboe; David Rix, clarinetto; Dominic Morgan, fagotto; Alison Taylor, corno; Dominic Saunders, pianoforte; dir. Odaline de la Martinez.

  1. Strathspey and reel
  2. Traditional air [2:36]
  3. Jig [5:46]
  4. Bagpipe air, with drones [8:02]

Scales

Christophe Bertrand (24 aprile 1981 - 2010): Scales per ensemble (2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, 2 tromboni, 1 percussionista, 3 pianoforti, 3 violini, 2 viole, 2 violoncelli e 1 contrabbasso; 2008-09). Ensemble Intercontemporain, dir. Matthias Pintscher.

(foto di Pascale Srebnicki, 2008)

Per corno di bassetto

Alessandro Rolla (22 aprile 1757 - 1841): Concerto in fa maggiore per corno di bassetto e orchestra. Sauro Berti, corno di bassetto; Young Musicians European Orchestra, dir. Paolo Olmi.
Il corno di bassetto è un antenato del clarinetto. Corno di bassetto è anche lo pseudonimo con cui George Bernard Shaw firmava i propri articoli di critica musicale.


Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791): Concerto in sol maggiore per corno di bassetto e orchestra K 584b/621b (frammento). Gilles Thomé, corno di bassetto; Ensemble 415, dir. Chiara Banchini.
Di questo Concerto rimane soltanto il primo movimento, incompiuto (199 battute), so­stan­zial­mente identico a quello del Concerto per clarinetto e orchestra K 622, composto nel 1791.

Il Trio dei birilli

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791): Trio in mi bemolle maggiore per pianoforte, clarinetto e viola K 498 (Kegelstatt-Trio, 1786). Roland Pöntinen, pianoforte; Martin Fröst, clarinetto; Maksim Rysanov, viola.
Il titolo (apocrifo) con cui il brano è noto si deve a un aneddoto, non verificabile, secondo il quale Mozart avrebbe composto il Trio K 498 durante una partita a birilli: infatti il termine tedesco Kegelstatt designa un luogo in cui si pratica il gioco dei birilli, ovvero una specie di bowling.

  1. Andante
  2. Menuetto [5:24]
  3. Rondò: Allegretto [10:57]