Ricordando Ennio Morricone

Ennio Morricone (10 novembre 1928 - 2020): due brani dalla colonna sonora del film Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone. Christine Nonbo Andersen, soprano; Tuva Semmingsen, mezzosoprano; DR SymfoniOrkestret, dir. Sarah Hicks.

  1. Il buono, il brutto, il cattivo
  2. L’estasi dell’oro [2:39]

Il buono, il brutto, il cattivo

Minuetti

Charles Dieupart (1676 - 1751): Menuet, n. 6 della Suite in fa minore per flauto o violino e basso continuo (1701). Il Giardino Armonico, dir. Giovanni Antonini. Coreografia: Musica et Saltatoria.


Franz Schubert (1797 - 1828): Minuetto in do diesis minore D 600 (1814), eseguito insieme con il Trio in mi maggiore D 610. Jörg Demus, pianoforte.


Scene tratte dal film di Roman Polański Per favore, non mordermi sul collo! (The Fearless Vampire Killers, 1967). La musica è di Krzysztof Komeda (pseudonimo di Krzysztof Trzciński, 1931 - 1969), il quale compose le colonne sonore di altri due film di Polański, Il coltello nell’acqua (1962) e Rosemary’s Baby (1968). Coreografia di Tutte Lemkow (1918 - 1991).

La notte dei maya

Silvestre Revueltas Sánchez (1899 - 5 ottobre 1940): La noche de los mayas, suite sinfonica tratta dalle musiche composte per il film omo­nimo (1939) diretto da Chano Urueta. Orquesta Juvenil Universitaria «Eduardo Mata» de la Universidad Nacional Autónoma de México, dir. Gustavo Rivero Weber.

  1. Noche de los mayas
  2. Noche de jaranas [7:15]
  3. Noche de Yucatán [12:45]
  4. Noche de encantamiento [19:22]

Dans les rues

Hanns Eisler (1898 - 6 settembre 1962): Suite per orchestra n. 5 op. 34 (1934), dalle musiche per il film Dans les rues di Victor Trivas (1933). Collegium Musicum Leipzig, dir. Adolf Fritz Guhl.

  1. Präludium: Larghetto
  2. Intermezzo [1:48]
  3. Tema con variazioni: 1. Larghetto [4:00]
  4. Marsch [6:46]
  5. Tema con variazioni: 2. Andante [8:13]
  6. Andante eroico. Andante – Marschtempo [11:20]
  7. Tema con variazioni: 3. Andante [14:00]
  8. Finale: Larghetto – Allegro. Eilend [16:38]

Dans les rues

Eisler è noto soprattutto quale autore di Auferstanden aus Ruinen (1949), su testo di Johannes R. Becher, che fu l’inno della Repubblica democratica tedesca.

Moby Dick

 
Philip Sainton (1891 - 2 settembre 1967): Moby Dick, suite sinfonica dalla colonna sonora del film omonimo (1956) di John Huston. Louis Levy and His Orchestra.

  1. Opening
  2. Quayside Scenes [1:39]
  3. Going Aboard [2:19]
  4. Pequod’s Departure [2:52]
  5. Captain Ahab [3:55]
  6. Carnival [5:15]
  7. The Sea [6:53]
  8. The Hunt: The Great White Whale [8:15]
  9. Soliloquy: St Elmo’s Fire [8:58]
  10. The Hunt: He Rises [10:21]
  11. Moby Dick and Closing [13:59]

Scarpette rosse

 
Brian Easdale (10 agosto 1909 - 1995): musica per la scena del balletto dal film Scarpette rosse (The Red Shoes, 1948) di Michael Powell e Emeric Pressburger, ispirato dall’omonima fiaba di Hans Christian Andersen; Premio Oscar e Golden Globe 1949 per la miglior colonna sonora. Royal Philharmonic Orchestra diretta da sir Thomas Beecham.
 

Scarpette rosse

New England Concerto

Miklós Rózsa (1907 - 27 luglio 1995): New England Concerto per 2 pianoforti e orchestra (1984). Joshua Pierce e Dorothy Jonas, pianoforti; The Utah Symphony Orchestra, dir. Elmer Bernstein.

Il compositore statunitense di origine magiara Miklós Rózsa è celebre soprattutto per le sue tante colonne sonore cinematografiche di successo: Le quattro piume e Il libro della giungla di Zoltán Korda, La fiamma del peccato, Giorni perduti e Vita privata di Sherlock Holmes di Billy Wilder, Io ti salverò di Alfred Hitchcock, I gangsters e Doppio gioco di Robert Siodmak, La città nuda di Jules Dassin, La costola di Adamo e Sangue misto di George Cukor, Giungla d’asfalto di John Huston, Quo vadis? di Mervyn LeRoy, I cavalieri della tavola rotonda di Richard Thorpe, Brama di vivere di Vincente Minnelli, Ben-Hur di William Wyler, Il re dei re di Nicholas Ray, El Cid di Anthony Mann, Quella sporca dozzina di Robert Aldrich, e numerose altre.
Nel New England Concerto ricorrono temi tratti dalle partiture scritte per i film Lydia (1941) di Julien Duvivier e Prigionieri del destino (Time Out of Mind, 1947) di Robert Siodmak.

Night Song

Leith Stevens (1909 - 23 luglio 1970): Concerto in do minore per pianoforte e orchestra, dalla colonna sonora del film L’amore senza volto (Night Song), diretto nel 1947 da John Cromwell. Artur Rubinstein, pianoforte; New York Philharmonic Orchestra, dir. Eugene Ormandy.

Il film, incredibilmente melenso e del tutto inverosimile, racconta l’amore di una ricca ragazza di San Francisco (Merle Oberon) per un povero pianista di nightclub (Dana Andrews) diventato cieco in seguito a un incidente automobilistico. La donna organizza un concorso di composizione mettendo in palio 5000 dollari per il miglior concerto per pianoforte e orchestra, sicura che il suo amato trionferà. Così in effetti avviene: il brano premiato viene eseguito al Carnegie Hall da Rubinstein sotto la bacchetta di Ormandy, e il felice vincitore usa il denaro del premio per farsi operare e riacquistare la vista. L’amore trionfa.
Superfluo aggiungere che il film fu un fiasco. Il critico del «New York Times» Bosley Crowther scrisse fra l’altro che « è proprio il concerto-premio a rivelare impietosamente la sfacciata e totale falsità di Night Song. Perché la musica sciatta e insignificante di Leith Stevens serve solo come pretesto per infilare nelle inquadrature violini, timpani e quartetti di corni. E se il signor Rubinstein e il signor Ormandy possono ingoiare, insieme con il proprio orgoglio, una robaccia del genere, vuol dire che hanno stomaci alquanto robusti ».

Night Song poster

We will survive!

Uno spassoso pastiche realizzato da Igudesman & Joo con la collaborazione (e la complicità) del buon Gidon Kremer e la sua Kremerata Baltica 😀

Aleksej Igudesman ha fra l’altro preso parte alla realizzazione della colonna sonora (di Hans Zimmer) del film Sherlock Holmes con Robert Downey jr e Jude Law, diretto da Guy Ritchie nel 2009; v’è in circolazione un buffo video dedicato al tema principale del film, con Igudesman che suona il violino in groppa a un elefante:

Visto quant’è dolce il cagnetto seduto presso il suonatore di Zither?

Un hidalgo muy ingenioso

Miguel de Cervantes Saavedra

«Dove c’è musica non ci può essere cosa cattiva» (Cervantes)

Miguel de Cervantes Saavedra morì il 22 aprile 1616.
Sul suo capolavoro immortale è già stato scritto tutto, anche l’impossibile e l’inim­ma­gi­na­bile: ragion per cui oggi, celebrando la ricorrenza, mi limiterò a segnalare un interessante articolo di José Saramago pubblicato nel 2005 sul «País» e, in italiano, sulla «Repubblica» (leggibile online a questo indirizzo). Inoltre, com’è consuetudine in questo blog, proporrò l’ascolto di alcune composizioni musicali ispirate da Cervantes.
Alla «presenza di Don Chisciotte nella musica» dedicò una dissertazione, nel 1984, la studiosa statunitense Susan Jane Flynn: il suo lavoro è disponibile in rete (The Presence of Don Quixote in Music, University of Tennessee).


Richard Strauss (1864 - 1949): Don Quixote, poema sinfonico op. 35 in forma di phantastische Variationen über ein Thema ritterlichen Charakters (variazioni fantastiche sopra un tema cavalleresco; 1897). Mstislav Rostropovič, violoncello; Berliner Philharmoniker, dir. Herbert von Karajan. Illustrazioni di Gustave Doré.

  1. Introduzione: Mäßiges Zeitmaß. Thema mäßig. «Don Quichotte verliert über der Lektüre der Ritterromane seinen Verstand und beschließt, selbst fahrender Ritter zu werden»
  2. Tema: Mäßig. «Don Quichotte, der Ritter von der traurigen Gestalt». Maggiore: «Sancho Panza» [6:25]
  3. Variazione I: Gemächlich. «Abenteuer an den Windmühlen» [8:44]
  4. Variazione II: Kriegerisch. «Der siegreiche Kampf gegen das Heer des großen Kaisers Alifanfaron» [11:24]
  5. Variazione III: Mäßiges Zeitmaß. «Gespräch zwischen Ritter und Knappen» [13:09]
  6. Variazione IV: Etwas breiter. «Unglückliches Abenteuer mit einer Prozession von Büßern» [21:47]
  7. Variazione V: Sehr langsam. «Die Waffenwache» [23:44]
  8. Variazione VI: Schnell. «Begegnung mit Dulzinea» [27:54]
  9. Variazione VII: Ein wenig ruhiger als vorher. «Der Ritt durch die Luft» [29:09]
  10. Variazione VIII: Gemächlich. «Die unglückliche Fahrt auf dem venezianischen Nachen» [30:25]
  11. Variazione IX: Schnell und stürmisch. «Kampf gegen vermeintliche Zauberer» [32:16]
  12. Variazione X: Viel breiter. «Zweikampf mit dem Ritter vom blanken Mond» [33:28]
  13. Finale: Sehr ruhig. «Wieder zur Besinnung gekommen» [38:10]


Erich Korngold (1897 - 1957): Don Quixote, 6 pezzi per pianoforte (1907-09). Mara Jaubert.

  1. Don Quixote über den Ritterbüchern und seine Sehnsucht nach Waffentaten
  2. Sancho Panza auf seinem “Grauen”
  3. Don Quixotes Auszug
  4. Dulcinea von Toboso
  5. Abenteuer
  6. Don Quixotes Bekehrung und Tod


Jules Massenet (1842 - 1912): scena finale di Don Quichotte, comédie héroïque in 5 atti, libretto di Henri Cain (1910). Don Quichotte: José van Dam; Sancho Panza: Werner van Mettelen; voce di Dulcinée: Silvia Tro Santafé. Bruxelles, Théâtre La Monnaie, 2010.

Massenet, Don Q


Manuel de Falla (1876 - 1946): El retablo de Maese Pedro, opera per marionette in 1 atto (6 scene) su libretto proprio (1923). Don Quijote: Justino Díaz; Pedro: Joan Cabero; narratore: Xavier Cabero; Orchestre Symphonique de Montréal, dir. Charles Dutoit.


Maurice Ravel (1875 - 1937): Don Quichotte à Dulcinée, 3 chansons per baritono e pianoforte su testo di Paul Morand (1932-33); originariamente composte per il film Don Quichotte (con Fëdor Šaljapin) di Georg Wilhelm Pabst. Dietrich Fischer-Dieskau, baritono; Karl Engel, pianoforte.

  1. Chanson romanesque: Moderato
  2. Chanson épique: Molto moderato
  3. Chanson à boire: Allegro


Roberto Gerhard (1896 - 1970): Don Quijote, balletto (1940-41, rev. 1947-49). Orquesta Sinfónica de Tenerife, dir. Victor Pablo Pérez.

Scena 1a
Scena 2a [7:28]
Scena 3a [16:41]
Scena 4a [27:32]
Scena 5a [31:17]


Litografia di Pablo Picasso, 1955


[pubblicato originariamente il 22 aprile 2016]

Il sottotenente Summenzionato

Sergej Sergeevič Prokof’ev (1891 - 1953): Поручик Киже (Il tenente Kižé), suite op. 60 tratta dalla colonna sonora del film omonimo di Aleksandr Fajncimmer (1934). London Symphony Orchestra, dir. André Previn.

  1. Рождение Киже (Nascita di Kižé)
  2. Романс (Romanza) [4:20]
  3. Свадьба Киже] (Nozze di Kižé) [8:25]
  4. Тройка (Trojka) [11:20]
  5. Похороны Киже (Funerale di Kižé) [14:05]

La sceneggiatura del film è ricavata da un racconto di Jurij Tynjanov (1894-1943) in cui si mette alla berlina l’assurda burocrazia militare dell’epoca di Paolo I, alla fine del XVIII secolo. In sostanza succede questo: copiando un ordine del giorno, un cancelliere del reggimento Preobraženskij incappa in un errore di trascrizione, invece di scrivere Подпоручики же…, «Per quanto riguarda i tenenti…», gli sfugge un Подпоручик Киже che letteralmente significa «Il sottotenente Kižé»: e così dà nome a un sottufficiale che non esiste. Prima che ci si accorga dell’errore, il documento finisce nelle mani dell’imperatore, il quale vuole sapere chi sia questo militare e che cosa abbia fatto di tanto rilevante da finire per essere citato in un ordine del giorno. Prova tu a dire a uno zar che si è sbagliato, se ne hai il coraggio… Superfluo dire che nessuno osa, anzi: si decide di inventare ipso facto il curriculum di Kižé. Favorevolmente colpito, il sovrano stabilisce che il valoroso soldato venga promosso e chiede di essere poi costantemente informato su di lui e sulle sue azioni. E così gli si racconta di volta in volta che Kižé, caduto in disgrazia, è stato esiliato in Siberia, ma poi ottiene il perdono, viene reintegrato nell’esercito, è promosso capitano, poi colonnello e infine generale. A questo punto lo zar vuole conoscerlo di persona: impossibile, si è ammalato, sta tanto male e non può muoversi. Allora l’imperatore si recherà di persona al suo capezzale: troppo tardi, maestà, Kižé è morto. Sinceramente addolorato, lo zar fa predisporre grandiosi funerali di stato.

Per chi volesse vederlo, il film è disponibile su YouTube. Il racconto di Tynjanov è stato pubblicato da Sellerio con il titolo Il sottotenente Summenzionato.

Questo post è dedicato a Luisella del blog Tra Italia e Finlandia, che ha pubblicato un articolo sulla composizione di Prokof’ev, sottolineando il fatto che fra la «Romanza», II movimento della suite, e la canzone di Sting Russians vi sia una singolare somiglianza 🙂

Il tenente Kižé, locandina

Nosferatu 1922-2022

Il 15 marzo 1922 ebbe luogo a Berlino la prima proiezione pubblica del film Nosferatu ‒ Eine Symphonie des Grauens diretto da Friedrich Wilhelm Murnau su una sceneggiatura che Henrik Galeen aveva liberamente tratto dal romanzo Dracula (1897) di Bram Stoker; questo film è unanimemente considerato uno dei capolavori del cinema muto.
La proiezione berlinese del 1922 fu accompagnata da un’orchestra che, sotto la guida di Hans Erdmann, eseguì una partitura scritta appositamente dal direttore stesso. Erdmann (1882 – 1942) è a tutti gli effetti il primo grande autore di colonne sonore cinematografiche; gli si deve fra l’altro un trattato (Allgemeines Handbuch der Film-Musik, 1927, scritto in collaborazione con Giuseppe Becce e Ludwig Brav) considerato una pietra miliare nella storia della musica per film.
La partitura di Erdmann per Nosferatu è stata recentemente ricostruita dai musicologi statunitensi Gillian B. Anderson e James Kessler. Grazie a un accurato restauro della pellicola, oggi è possibile vedere il film di Murnau accompagnato dalle musiche originali:



sopra: didascalie in tedesco;
sotto: didascalie in inglese.


A chi volesse approfondire segnalo:
una pagina del sito di Gillian Anderson ricca di informazioni, in particolare sulla partitura da lei ricostruita;
la voce su Hans Erdmann redatta da Ermanno Comuzio per l’Enciclopedia del cinema Treccani;
– un gustoso articolo del blogger Lucius Etruscus sulla vicenda dei diritti d’autore richiesti (invano) dalla vedova Stoker alla casa produttrice del film di Murnau;
una recensione del romanzo di Stoker pubblicata dalla blogger Elena Bergonti.