Platano, amore mio


Francesco Cavalli (1602 - 1676): «Ombra mai fu», aria dal I atto dell’opera Il Serse (o Xerse, 1654), libretto di Nicolò Minato. Flavio Ferri-Benedetti, controtenore; Neue Hofkapelle Graz, dir. Michael Hell.

Atto I, scena 1a.
Villaggio delizioso dietro le mura della città, con veduta di bosco.
Xerse sotto un platano.

Ombra mai fu
di vegetabile
cara e amabile,
soave più.

Bei smeraldi crescenti,
frondi tenere, e belle,
di turbini, o procelle
importuni tormenti,
non v’affliggano mai la cara pace,
né giunga a profanarvi austro rapace.

Ombra mai fu…

Mai con rustica scure
bifolco ingiurioso
tronchi ramo frondoso,
e se reciso pure
fia che ne resti alcuno, in stral cangiato,
o lo scocchi Diana, o ‘l dio bendato.

Ombra mai fu…

Ripensando Medea

Jacob Druckman (1928 - 24 maggio 1996): Prism per orchestra (1980). New York Philharmonic Orchestra, dir. Zubin Mehta.
I tre movimenti di Prism utilizzano temi tratti da lavori teatrali del passato incentrati sul mito di Medea: rispettivamente la tragédie-lyrique Médée (1693) di Marc-Antoine Charpentier, il dramma per musica Il Giasone (1649) di Francesco Cavalli e l’opéra-comique Médée (1797) di Luigi Cherubini.

  1. After Marc-Antoine Charpentier
  2. After Francesco Cavalli [4:41]
  3. After Luigi Cherubini [14:17]

JD