L’amore fa ammalare i cuori


Richard Strauss (11 giugno 1864 - 1949): Zueignung (Dedizione), Lied op. 10 n. 1 (1885, orchestrato nel 1940) su testo di Hermann von Gilm (1812 - 1864). Doppia dame Kiri Te Kanawa: con sir Georg Solti al pianoforte, e con la London Symphony Orchestra diretta da sir Andrew Davis.

Ja, du weißt es, teure Seele,
Daß ich fern von dir mich quäle,
Liebe macht die Herzen krank,
  Habe Dank.

Einst hielt ich, der Freiheit Zecher,
Hoch den Amethysten-Becher,
Und du segnetest den Trank,
  Habe Dank.

Und beschworst darin die Bösen,
Bis ich, was ich nie gewesen,
Heilig, heilig an’s Herz dir sank,
  Habe Dank.

Sì, tu sai, anima cara,
che lontano da te sto in pena,
l’amore fa ammalare i cuori.
  Ti rendo grazie!

Una volta io, ebbro di libertà,
levai alto il calice d’ametista,
e tu benedicesti la bevanda.
  Ti rendo grazie!

E tenesti lontani i malvagi
finché io, come mai avevo fatto,
santo, santo, al tuo cuore mi sono votato.
  Ti rendo grazie!

Ecco un musicista che, ormai anziano, riprende in mano una composizione di oltre mezzo secolo prima, un’opera che gli aveva procurato fama e successo, per rielaborarla e trasformarla in qualcosa di uguale e allo stesso tempo di diverso, un altro capolavoro, unico, proprio come unico era il primo. Questo è un uomo di genio.