Paul’s Wharf

Anonimo (XVII secolo): Pauls Wharfe, contraddanza (da John Playford, The English Dancing Master, Londra 16511, n. 86); arrangiamento per liuto di Pascale Boquet. Valéry Sauvage.


Giles Farnaby (c1563 - 1640): Pawles Wharfe (dal Fitzwilliam Virginal Book, n. [CXIII]). Pieter-Jan Belder, clavicembalo.
Secondo alcuni studiosi, sarebbe proprio Farnaby l’autore della gradevole melodia.


William Brade (1560 - 1630): Ein Schottisch Tanz (da Newe ausserlesene liebliche Branden, Intraden, Mascharaden, Balletten, All’manden, Couranten, Volten, Aufzüge und frembde Tänze, Amburgo 1617). Hespèrion XXI, dir. Jordi Savall.


Camberwell Green

Dedico questo post a Augusta 🙂


Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 - 1847): Lied ohne Worte in la maggiore op. 62 n. 6 (1842). Vladimir Horowitz, pianoforte.

Questo brano, uno dei più celebri Lieder ohne Worte di Mendelssohn, è talvolta chiamato Frühlingslied (Canto di primavera) e, in Inghilterra, Camberwell Green: fu infatti composto al 168 di Denmark Hill a Camberwell, nella zona sud di Londra, dove Mendelssohn poté assaporare la dolce quiete del parco omonimo.
Il Lied ohne Worte (romanza senza parole) è un genere strumentale romantico, tipicamente tedesco, iniziato da Mendelssohn; le caratteristiche formali e espressive sono appunto quelle del Lied, ma trasferite in ambito esclusivamente strumentale, di solito pianistico. Mendelssohn è certamente il più famoso autore di Lieder ohne Worte: ne compose otto raccolte, ciascuna costituita da sei brani. Fra gli altri musicisti che si dedicarono a questa forma, uno dei più noti è Ignaz Moscheles.