Platano ter – Donde si prende il Largo


Georg Friedrich Händel (1685 - 1759): «Ombra mai fu», aria dal I atto dell’opera Serse HWV 40 (1738). Andreas Scholl, controtenore; Akademie für Alte Musik Berlin.

Per comporre il Serse Händel si avvalse non solo del libretto di Nicolò Minato rimaneggiato da Silvio Stampiglia che era servito a Giovanni Bononcini 44 anni prima, ma anche di alcune delle musiche dello stesso Bononcini. L’opera non ebbe molta fortuna e fu cancellata dal cartellone dopo sei sole rappresentazioni. Nel corso dell’Ottocento, però, l’aria che apre il I atto fu riscoperta e, riarrangiata come brano strumentale per organici diversi, divenne una delle composizioni più famose del musicista sassone con il titolo Largo di Händel. Eccone una versione sinfonica (London Symphony Orchestra diretta da George Szell) e una organistica (Alexander Jörk):


Platano bis


Giovanni Bononcini (18 luglio 1670 - 1747): «Ombra mai fu», aria dal I atto dell’opera Xerse (1694), libretto di Nicolò Minato rimaneggiato da Silvio Stampiglia. Armin Gramer, controtenore; Hubert Hoff­mann, arciliuto; Anna Zauner-Pagitsch, arpa.

Atto I, scena 1a.
Belvedere accanto ad un bellissimo giardino, in mezzo di cui v’è un platano.
Xerse sotto il platano.

Recitativo:

Frondi tenere e belle,
del mio platano amato,
per voi risplenda il Fato.
Tuoni, lampi e procelle
non v’oltraggino mai la cara pace
né giunga a profanarvi mostro rapace.

Arioso:

Ombra mai fu
di vegetabile
cara e amabile,
soave più.